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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Pistoja 3-49
   Fig. 135. — Pistoja: Palazzo Comunale.
   un gran numero di stemmi ben dipinti, la più parte dei podestà, capitani, vicarii e commissari] dei secoli XV e XVI che presiederono all'amministrazione comunale sino al IStS. Nel muro a sinistra dell'ingresso vedonsi gli antichi sedili con tavola in pietra (ricostruiti nel 1507 congiunte di Giovanni di Lapo) ove i giudici amministravano la giustìzia, come leggesi nel bel distico seguente:
   Ilio locus odit, amai, punii, consertai, ho no rat Xeqiùtiam, leges, el imina, jura, próbos.
   Sopra, in mezzo, il fresco di un San Tommaso incredulo (forse per significare, che la giustizia non deve esser corriva a credere), probabilmente del Cristiani (XV secolo). Un'altra iscrizione rammenta l'antica divisa comunale Libertas, col commentario mi ipsu cu ri us. Fra i dipinti, i Gonfaloni delle dodici compagnie «lei popolo.
   Palazzo derli Anziani o oel Comune (figg. 134-135). — Anch'esso in piazza del Duomo, incominciato nel 1205 dal senese Simone di ser Mommo sotto d podestà Giano della Bella, il celebre tribuno fiorentino del partito guelfo, in stile italo-gotico, per dimora degli Anziani e per gli uffizi amministrativi. La costruzione fu interrotta dai torbidi politici, ripigliata nel 1331, ampliata nel 1315, 1353 e 1305. E un vero edilizio monumentale in pietre riquadrate, nello stile ogivale italiano, sopra arcate, con finestre