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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Itoeca San (lasciano
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   a fresco nella tribuna una Visio»? dell'apostolo Giovanni Evangelista ed il secondo un quadro a olio per uno degli altari, rappresentante la Samaritana con Gesù al pozzo. Quattro begli argini, parecchi ponti e molti mulini, lungo le tre Agno di Striglianello a est, delle Conche a ovest e la centralo di vai di Pilli. Belle ville della Smilea e Guicciardini. Ruderi d'antico castello.
   Cenni storici. — L'origine di Castel Vecchio di Montale non sembra molto antica, se vero è quel che leggesi nelle Storie Pistoiesi di un anonimo il quale scrive che, al principio del 1200, i Pistojesi, avendo mosso guerra ai conti Guidi e preso il loro castello di Montemurlo, fabbricarono, per afforzarsi, di contro un altro castello con torre ben munita, cui diedero il nome di Montale per essere alle falde di un monte. Ma i possessi maggiori e i più potenti signori del Montale furono dei Cancellieri di Pistoja, uno dei quali, in occasione dei partiti accesi in Pistoja e in Firenze de' Bianchi e de' Neri, guernì, nel 1302, con le sue genti armate il Castel del Montale, e in qual modo fosse preso, l'anno successivo dai Fiorentini, lo narrarono due cronisti allora viventi, Dino Compagni e Giovanni Villani, il qual ultimo cosi si esprime nella sua Cronica (via, cap. 05): < Appena i Fiorentini ebbono il castello del Montale, losche avvenne nel maggio 1301, fu fatto abbattere sino ai fondamenti e la campana del Montale la fecero venire in Firenze e puosesi in su la torre del Podestà (nel palazzo del fisco) per campana de' messi e chiamassi la Montalina >.
   Coli, elett. Pistoja li — Dioc. Pistoja — P2 T. e Str. ferr.
   Serravalle Pistojese (5931 ab.). — Al sommo di un colle, sullo spartiacque del-l'Ombrone pistojese e della Xievole e gli avanzi dell'antica rocca o castello che chiudeva la strada donde il nome di Serra-valle, come di altre parecchie in Italia. Situata com'era la rocca fra Pistoja e Lucca, era un punto strategico ed importante nelle guerre incessanti del medioevo e sostenne molti aspri assalti. Essa fu costruita apparentemente coi ruderi di un'altra più antica. Bel panorama lontano di Pistoja a est, e, in direzione opposta, dell'opulenta vai di Nievole e dei lontani monti pisani. Dopo varcatala Xievole una trincea profonda conduce al tunnel ferroviario di Serra-valle, scavato nel calcare e varcato il quale si entra nella pre-valle ubertosa di Pistoja. Due parrocchiali di Santo Stefano e San Michele. Colli ricchi di vigneti e uliveti che producono vino ed olio squisito, oltre i castagni che rivestono più copiosamente i pendii dei poggi tanto a est, quanto a ovest e a nord del Comune.
   Cenni storici. Gli abitanti del castello di Serravalle non trovansi rammentati se non nella tregua conchiusa il 20 aprile 1179 fra i Lucchesi e quei di Montecatini ila una parte e il conte Guido di Borgognone e i Pistojesi dall'altra, nella quale fu deliberato clic si avessero a restituire i prigionieri e le possessioni tolte agli uomini di Serravalle. 11 castello fu preso poi dai Lucchesi i quali vi costruirono una nuova rocca a torre dalla parte che scende in vai di Nievole ed aggiunsero un grosso muro intorno alla rocca vecchia. Nel 1311 se ne impadronirono i fuorusciti guelfi pistojesi ai quali venne fatto inantenervisi sin dopo il 1317, verso il qual tempo tornò in poter dei Lucchesi e in seguito dei Pistojesi e dei Fiorentini.
   Coli, elett. Pistoja I — Dioc. Pistoja — P2 T. e Str. ferr.
   Tizzana (10,151 ab.). — Siede sopra una collina deliziosa che forma un risalto alla base del monte Albano, a 101- metri dal livello del mare, in più frazioni, con antica parrocchiale di San Bartolomeo e due parrocchie succursali nelle frazioni dipendenti. Da lungo tempo non rimangono che poche traccio a sommo il colle delle antiche mura castellane e della torre denominata ancora la Rocca. Da un lato della parrocchia si apre una piazza quadrilatera e dirimpetto sorge il pretorio. Vino dei più squisiti ed accreditati della Toscana, frutta, ulivi, gelsi e castagni in alto. Acqua minerale salsa della temperatura di 15°, con azione purgativa, che Vendesi a Firenze, Pistoja e Prato.
   46 — l.a Pili ria, voi. Ut, parte 2'.