374 l'arte Terza — Italia Centrale
Non molto lungi è la superba villa Magia, costruita nel secolo XIV dai Panriatichi di Pistoja, comperata, (piando fallirono, nel 15S3 da Francesco 1 che l'ampliò e l'abbellì assai per mezzo del Iiuontalenti, rannodandola alle caccio di Poggio a Cajano: posseduta, fra gli altri, da Don Antonio de' Medici, figlio problematico di Dianca Cappello; dopo il secolo XVIII dagli Attavanti, dai Ricasoli ed ora dai conti Amati-Cellesi di Pistoja. Fu riedificata quasi per iutiero e decorata, in un co'giardini, verso il 1715. Vi si mostra un secchiello al quale vuoisi bevesse Carlo V, il quale dimorò infatti alla Magia a vi cacciò, nel 1536, col duca Alessandro.
Cenni starici. — Non si hanno notizie sicure di Ti zzati a prima della metà del secolo XIII. Nel 1251 fu assediata dai Fiorentini, allora in guerra co' Pistojesi ; e l'ebbero a patti il 24 giugno del medesimo anno. Nel 1391 l'inglese Giovanni Acuto (sii John Uawkwood), condottiero al soldo dei Fiorentini, vi sconfisse la retroguardia di Jacopo dal Verme, capitano di Gian Galeazzo Visconti duca di Milano.
Coli, elett. l'isloja I — Dioc. Pistoja — f® T. nella fraz. Quarrata,
Mandamento di SAN MARCELLO PISTOIESE (comprende 4 Comuni, popolazione 18,538 ab.). — Territorio ampissimo sulla montagna pistojese, bagnato dal Bar-dellone e dalla Ma rosea, affluente del Reno, dalla Li mostra e dalla Ved riami, affluente della Lima. Le montagne principali sono: il Coi no alle beale (1945 ili.), il Cupolino (1853 ni.), presso il lago Sca»iolo (1775 m.); la Cima dell' Vccelliera (1814 ni.); la Cima del Crocicchio sopra Gavinana (1307 m.); la Cima della Croce al Monte sopra San Marcello (1007 m.). Boschi, castagneti, carbone, foraggi, ecc.
San Marcello Pistojese (5398 ab.). — Sorge a 023 metri sul livello del mare, attraversato dalla grande strada postale modenese fra il Monte del Cento a destra e fucilo della Croce al Monte a sinistra, con alla sua base occidentale il torrente Bimestre. Sì può andare a San Marcello in vettura da Pistoja od accorciare il tragitto lasciando la ferrovia a Pracchia e pigliando la strada di Gavinana.
Ranocchiaie di San Marcello con un buon quadro del Ciainpelli nel coro, e chiesa di Santa Caterina delle Domenicane, con una tavola dell'Albertoni, ed annesso mi Conservatorio che ha una rendita di 12,300 lire e fu fondato nel 1531. L'ospedale, fondato nel 1855, ha anch'esso un reddito di 9300 lire. Pretorio grandioso innalzato nel 1513, sotto gli auspici! di Leone X. In una meschina casupola a est una lapide dichiara in due distici che, la mattina del 2 agosto 1530, il celeberrimo capitano Francesco Ferrucci tenne ivi consiglio di guerra prima della battaglia in cui fu ucciso, come vedremo più sotto.
I prodotti agrariì di San Marcello ristringonsi a castagne, patate, pascoli e carbone. La vite non matura l'uva che in pochi luoghi meglio esposti; più frequenti sono i campi seminati a cereali ed a piante bacelline. Dopo le castagne, il legname è il prodotto principale. Ciò per altro che la terra non dona è risarcito dall'industria manifatturiera coadiuvata dalle acque della Lima e della Limestre, vuoi nelle cartiere, vuoi nelle ferriere sulla Lima. Al principio elei secolo, sulla sponda dest ra di quest'ultimo fiume fu piantata la prima, ed una delle principali cartiere d'Italia con circa 22 piloni e dal 1830 furono aggiunte nuove fabbriche per far carta continua. Le acque poi della Lini estro e della Maresea mettono in moto i magli di parecchie ferriere.
II Comune di San Marcello comprende le frazioni di Bardellorte, Lizzano, Mainniiano, Pontepetri, Maresea, Spignana e Gavinana (pieve di Santa Maria Assunta).
Cenni storici. Vollero alcuni che San Marcello traesse origine dalla nobile prosapia romana dei Marcelli, finché, propagatosi il Cristianesimo, fosse preso dagli abitanti a patrono della loro antica chiesa parrocchiale San Marcello martirizzato nel 310 sotto l'eresiami Ario. Codesta opinione non è confortata da alcun documento. Sembra bensì che di costà sin dai tempi romani doveva essere una strada per andare da Pistoja a