Mandamenti e Comuni del Circondario di Itoeca San (lasciano
381
Cenni glorici. Prima del secolo XII nulla si sa dell'istoria di Portico e sol si trova clic il suo castello fu concesso dall'imperatore \rrigo VI, con diploma del 1191, al conte Guido di Modigliana die forse già l'occupava. Giova qui osservare che il castello ò antichissimo e si resse anticamente da sò con suo statuto particolare che serbasi ancora nelb Vrchivio municipale.
La Signoria di Firenze tolse, nel 1341,1 castello al conte Marcovaldo per avere, con altre grandi famiglie fiorentine Baldi e Frescobahli, congiurato a danno della Repubblica ed impose agli abitanti il giuramento di fedeltà. Nel l 'i21-le soldatesche di Filippo Maria Visconti, duca di Milano, saccheggiarono il castello e se ne impadronirono. Foco però lo tennero e il 14 dicembre del 1410 si sottomise formalmente alla Repubblica fiorentina, obbligandosi però soltanto a ricevere il sale dalla Repubblica e ad inviare ogni anno nn paliotto il dì di San Giovanni.
Sostenne quindi varii combattimenti coi feudatari finitimi, gli Ordelaffì di Forlì e i Manfredi di Faenza, finché fn costretto a darsi intieramente alla Repubblica di Firenze per essere da lei protetto contro le scorrerie dei suddetti tiranne]li, come ritrarsi dall'atto del 14 dicembre 1440, di cui rimane memoria per la data a numeri di ferro sulla soglia di una piccola finestra di una torre.
L'Allighieri nel suo esilio si rifugiò primamente nel romitorio di San Benedetto in Alpe, presso l'Acqnacheta, all'origine del Montone, del quale territorio non rimane alcun vestigio: solo un luogo detto i Romiti ricorda quell'antico cenobio che trovavasi sotto monte Veso, ora Man- Vi e così ne canta 1'Allighieri nel xvi dell' Inferno:
Come quel fiume c'ha proprio cammino Prima da Monte Veso in ver levante, Dalla sinistra costa d'Appennino,
Che si chiama Acqua cheta suso, avante Che si divalli giù nel basso letto, Ed a Forlì di quel nome è vacante ;
Rimbomba là sovra San Benedetto Dall'alpe.....
Portico diede anche asilo all'antica famiglia Traversali, discendente dai duchi di tal nome ili Ravenna quando, sopraffatti dai Polentani, ripararono in Toscana e ili tale miseria che assimsero il nome di Fabbri
La casa Traversara e gli Anastagi ;
E 1 una gente e l'altra è diredata.
Uomini illustri, — Nacque in Portico il P. Ambrogio Traversari della suddetta nobil prosapia, generale dei Camaldolesi, eruditissimo, autore di varie opere e traduttore dei Ss. Padri greci, il quale ricusò il cappello cardinalizio offertogli da Eugenio IV clic lo aveva mandato nunzio ai Concili di Basilea, di Ferrara e di Firenze ove contribuì all'unione delle due Chiese greca e latina. Fn intimo di Cosimo e di Lorenzo de' Medici e maestro di Pietro e di Giovanni, figli di Cosimo; prosciolse Cosimo dal carcere e Lorenzo e Cosimo dall'esilio. In Portico cercarono anche asilo ì discendenti del celebre Castruccio Castracani degli Antelnnnelh
Coli, elett. Rocca San Casciano — Dioc. Modigliana e Fiesole — P2 (anche nella frazione
San Benedetto in Alpe).
Terra del Sole e Castrocaro (4279 ab.). — Terra del Sole è in pianura, a 55 metri d'altezza sul livello del mare, sulla sponda sinistra del Montone e lungo la strada, nazionale, che va dalla Toscana nell'Emilia toccando Forlì, a 17 chilometri da Rocca San Casciano. Fu già una fortezza fatta costruire nel 1565 da Cosimo I sul l'estremo contine settentrionale della Toscana, sol quattro miglia distante da Forlì; nn quadrato longitudinale con forti bastioni agli angoli, casematte, passaggi coperti, due torri beu
47 — I,n Patria, voi. Ili, parte 2».