386 l'arte Terza — Italia Centrale
   Uomini illustri. — Era nativo di Verghcrcto il celebro Uguccione della Faggiuola, uno dei capi più potenti del partito ghibellino 111 Italia, successivamente capitano di Cesena, Forlì, Faenza, Figiola e finalmente di Pisa. Sotto di lui i Pisani ghibellini riportarono, nel 1315 a Montecatini, una vittoria segnalata sui Fiorentini guelfi; ma, stanchi della sua tirannide, levaronst in anni e lo cacciarono. Uguccione allora si ricoverò (1316) presso Can Grande della Scala, signor di Verona, vicario imperiale in Italia, il capo più potente dei Ghibellini e protettore di Dante. Accolto e trattato onorevolmente da Can Grande che gli conferì il coniando delle sue truppe, Uguccione apprestatasi, nel 131'J, all'impresa di Padova quando ammalò per malaria e morì il 3 agosto del medesimo anno. Il suo corpo ebbe onorevole sepoltura in Verona.
   Coli, elett. Rocca San Casciano — Dioc. Jlodigliana — P2.
   Mandamento di GALEATA (comprende 3 Comuni, popol. 10,9GG ab.). - Territorio bagnato dal Bidente che vi scorre in mezzo fiancheggiato da alti monti, coperti, al basso, dì viti, gelsi e alberi da frutta; in alto di castagneti e di boschi di alto fusto.
   Galeata (4094 ab.). — Siede a 229 metri d'altezza sul livello del mare, lungo la sponda sinistra dei tre Bidenti riuniti presso al confine estremo dell'ex-Romagna granducale lungo la via maestra che l'attraversa, venendo da Santa Sofia e che proseguendo nell'ex-Stato pontificio passa per Civitella, Meldola e Forlì. È una terra murata già castello, con parrocchiale di San Pietro in Bosco, opera pia Beata Vergine dell'Umiltà per posti gratuiti di studii, fondata nel 1G00 e con annua rendita di E. 10,000, e altra opera pia del SS. Sacramento con lire 319 di rendita per elemosine e doti. Filanda per la trattura della seta; mercato di merci e bestiame e nove grosse fiere di quest'ultimo, di grascia e tessuti. Piazza con porticato.
   Cenni storici. — Checche siasi favoleggiato sull'origine e il nome ih Galeata (da Caligata dai molti calzolai), il suo principiò meno incerto e più probabile si pipi l'appiccare a quello della badia di Sant'Ellero (Sant'Ilario) soprastante nel poggio a ponente maestro del paesi la quale è senza dubbio la più antica di quante ve n'ebbero in Toscana e nelPex-Roniagna granducale, come quella che esisteva già sin dai tempi di Teodorico verso il 500.
   Fin verso il 1000 Galeata, col suo distretto, fu dipendente dall'abate ili Sant'Ellero e dopo il 1000 vi acquistarono dominio i vescovi e i conti di Bertinoro, finche, nel 1425, si sottomisero alla Repubblica di Firenze, la quale vi mandò come podestà, pel primo forse, quel Zanobi del Pino che, nel 142G, cede vigliaccamente il castello di Galeata alle soldatesche milanesi; ma poco appresso gli abitanti tornarono a far parte del contado fiorentino, al cui Governo si mantenne poi sempre fedele.
   Galeata andò spesso soggetta a forti tremanti, alcuni dei quali memorabili, come quello del 1194 ricordato in una lapide sulla facciata della chiesa maggiore.
   Coli, elett. Kocca San Casciano — Dioc. San Sepolcro, Jlodigliana e Bertinoro — P2 T.
   Premilcuore (3320 ab.). — A 490 metri d'altezza, in valle, presso la fiumana del Babbi, fra due alti contrafforti che inoltratisi dall'Alpe di San Benedetto e dalla Fal-terona. Nel suo territorio montuoso, bagnato, oltreccliò dal Rabbi, dal Bidente del Corniolo e lambito a ovest dal Montone, elevatisi, fra gli altri, il monte GinmeUe, il monte della Mfl, Il mante Cavallaro e il monte Mozzicone, tutti attorno ai 1000 metri sul livello del mare. Castello e chiesa plebana di San Martino fuori del paese. Piazzetta con portici, da cui si entra nel castello con due porte, una torre e il pretorio. Più al basso scorre il fiume cavalcato da un ponte.
   Boschi di abeti e di faggi che formano una gran parte della Macchia dell'Opera in cui sono compresi i due poderi di Campiyna e Ontaneto. Il maggior frutto pertanto clic si ritrae consiste in legname, carbone, pascoli naturali che alimentano molte mandrie svizzere e molte pecore. Nella parte sottostante alla suddetta Macchia vegetano