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l'arte Terza — Italia Centrale
Cernii storici. — Modigliana, già Mutiliano, è il Castrimi Mutilum di cui parla Livio nelle Storie Romane (lil). xxxi e xxxni) ove, nel 201 av. 0., Caio Oppio, assalito dai (falli Iìoi, fu ucciso con 7000 soldati. Le prime notizie però di questa terra non risalgono oltre al secolo IX, vale a dire, ai tempi in cui era soggetta ai conti di Ravenna. Fu quindi dei conti Guidi, pistojesi, finché, per atto pubblico del 2 agosto 1387, si diede alla Repubblica fiorentina, che l'accettò con provvisioni del 21 e 26 del medesimo anno.
Leopoldo I, con suo motu-proprio del 30 settembre 1772, deliberò una riforma giudiziaria in tutta la Toscana, mercè la quale riforma Modigliana fu eretta in regio vicariato con giurisdizione civile e criminale nella Comunità omonima e nella limitrofa di Tredozio. In quell'occasione furono soppresse le due podesterie ed ampliato in Modigliana il palazzo pretoriale già residenza, come di sopra è detto, dei conti Guidi.
Durante il breve periodo del dominio francese in Toscana, Modigliana fu sottoprefettura del dipartimento dell'Arno con tribunale di prima istanza trasferito poi, nel 1837, a Rocca San Casciano. In compenso Modigliana fu dichiarata, nel 1838, da Leopoldo II città nobile ed ebbe poi la sede vescovile.
Narrano che a Modigliana avvenisse, durante il predetto dominio francese, il romanzesco baratto della fìgliuoletta del duca d'Orléans col figliuolino di un tal Chiusini capo-squadra dei birri di quel tempo. Quel fanciulletto venuto su con gli anni sarebbe poi salito, nel 1830, sul trono di Francia col nome di Luigi Filippo. La famiglia d'Orléans dimorava allora nel palazzo della nobil famiglia Borghi, estinta.
Uomini illustri. — Diede i natali al giureconsulto Marc'Antonio Savelli, autore dell'opera rinomata Stimma SabeUi, e vuoisi inoltre da alcuni che nel suo territorio, e precisamente in un luogo detto la Torricella, nascesse il celebre scienziato Evangelista Torricelli, che dai più si ritiene nato a Faenza.
Coli, elett. Rocca San Casciano — Dioc. Modigliana — P- T,
Tredozio (.3466 ab.). — A 265 metri (L'altezza, nel vallone del Tramazzo e sulla sua sponda destra, a 10 chilometri da Modigliana, con castello che diede il nome ad una contea e parrocchiale di San Michele. 11 castello siede alla confluenza del «ramazzo col rio Barga. Via larga con case comode e decenti e in capo il Municipio e la torre dell'Orologio. Dal lato opposto, appena sceso il ponte, è un oratorio e fuori una borgatella. Opera pia Fabbri, fondata nel 17s0 per doti alle ragazze povere.
I faggi e i prati naturali coprono gli sproni più elevati del suddetto vallone del Traniazzo laddove i suoi fianchi sono vestiti di castagneti e più al basso di rampi sativi, di gelsi e alberi da frutta. Primeggiano nel bestiame i inaiali e sono numerosi i tacchini
Cenni storici. — La memoria più antica del castello di Tredozio risale all'890 e da essa apparisce che ne aveva la signoria la contessa luglarada madre della contessa Ingelrada di Modigliana che sposò, verso il 024, il conte Teudegriino dei conti Guidi. Uu istruniento del 1060 rammenta poi una Corte di Tredozio quando San Pier Damiano, essendo nell'eremo di Gamugno, divise i possedimenti di esso eremo da quelli della sottostante badia camaldolese di Valle Acereta.
II castello e distretto di Tredozio passò dai conti Guidi ai figli del conte Marco-valdo e della contessa Beatrice con tutti i beni e vassalli. D'allora ili poi il territorio di Tredozio fu incorporato alla contea di Dovadola sino alla morte di Francesco di Ruggieri 11 dei conti di Dovadola (nel 1407), allorché i suoi quattro figli furono ricevuti in «comandigia dalla Signoria di Firenze insieme al castello e agli abitanti di Tredozio, ì quali, per atto pubblico del 20 ottobre 1428, si sottomisero liberamente alla Repubblica di Firenze.
Coli elett. Rocca San Casciano — Dioc. Modigliana — P* T.