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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   San Miniato
   379
   MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO 1)1 SAN MINIATO
   appartenenti al distretto militare di pistoja
   Mandamento di SAN MINIATO (comprende 2 Comuni, con una popolazione di 20,419 abitanti, censita al 31 dicembre ISSI). — Territorio amenissitno, sparso di dolci colline vestite di vigne, di oli voti e di boscaglie, con qua e là cipressi, pini, olmi, ecc. La vite, sospesa da un olmo all'altro, pende in festoni graziosi, onusti alle vendemmie di grappoli opimi. Cereali, olio, frutta, pascoli.
   San Miniato (10,850 abitanti alla fine del ISSI; secondo i registri d'anagrafe municipale, 18,934 ab. al 31 dicembre 1893). — Detta già San Miniato al Tedesco, dall'antica Rocca già residenza dei vicari imperiali tedeschi dal 1220 al 1280, sorge a 150 metri sul livello del mare, in vetta ad un'alta collina dominata da una delle più grandi e belle torri della Toscana, visibile a grande distanza. E de' tempi dell'imperatore Federico II, una volta coronata da parecchie torricelle dirute; consolidata da un restauro recente, è costruita in mattoni, cosa assai rara in Toscana, con tinte vaghissime ed aspetto pittoresco.
   Il Duomo fu quasi rifabbricato nel 1488; guastato nel 1775, fu poi rifatto elegantemente verso il 1860 nella parte interna. La sua facciata in muratura conserva però l'antico carattere e l'incrostazione curiosa di alcuni tondi in maiolica a disegni romani, venuti da .Maiorca per la via di fisa e che datano dal secolo XII.
   Nella chiesa attigua al grande ex-convento dei Francescani vedesi il sepolcro grossolano di un Frescobaldi (1309) e nella chiesa di San Jacopo un altro del migliore Rinascimento al medico Giovanni Chelini (morto nel 1401) nel cappellone dei Pazzi; la figura del morto è al tutto donateli esca ; infatti il Vasari parla ili scoltnre eseguite in San Miniato da Bagno di Lapo Portigiani in società col suo maestro Donatello; in una delle lunette della crociera che ricopre il loggiato già claustrale, ora trasformato dal Municipio in pubblico passeggio, ammirasi un'Annuminzione in terracotta, dei Della Robbia, quivi trasportata dall'ex-convento di San .Martino.
   Un antico palazzo Grifoni fn architettato da Giuliano di Baccio d'Agnolo per commissione di Ugolino Grifoni, quel desso che fece costruire dall'Ammannati un altro palazzo all'angolo della piazza dell'Annunziata in Firenze.
   Statua di Leopoldo li, del Pampaloni, sulla piazza già San Bastiano, oggi Bona-parte; altra statua della granduchessa Maria Maddalena, di Francesco Susini, esisteva sulla piazza del Seminario, poi Vittorio Emanuele, ma fu abbattuta nei moti popolari del 1790.
   Nella chiesa dei Minori Conventuali aininiravansi dipinti pregievoli di Giotto, del Ghirlandajo e del Curradi, ina vennero asportati; in quella dei Domenicani un quadro del Lippi e in quella di Santa Chiara buone tele del Cigoli e del Bronzino. La chiesa elegante del Crocefisso, edificata nel 1718, va ornata di pitture lodate.
   La città possiede, oltre le istituzioni circondariali, un Ospedale vastissimo, un Episcopio, un Seminario, un Teatro, lina Libreria pubblica, un'Accademia scientifico-letteraria, un Conservatorio detto ili Santa Chiara, un Ginnasio con scuole tecniche ed altri istituti educativi e due Opere pie: quella detta degli Ospedali riuniti della Scala, la cui origine risale al 1800, con un'annua rendita di circa 40,000 lire, mentre un antico Ospedale della Scala, cosidetto perchè dipendente da quello celebre di questo nome iu Siena, esisteva da secoli; e VArcicmfratcrnita della Misericordia, istituita nel 1710, con un reddito di 2390 lire annue. Possiede inoltre un Asilo infantile, la Cassa di risparmi, importantissima; una Banca e vari sodalizi di mutuo soccorso.