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l'arte Terza — Italia Centrale
Gli edilizi della città, assai comodi e decenti, sono schierati in gran parte lungo la via principale, pianeggiante ai lati estremi ed ascendente verso la metà, la dove sorgono, col Duomo, l'Episcopio, il Seminario, il palazzo Comunale e il tempio del Crocifisso. Da codesta via principale dirainansi altre minori vie laterali, le quali schiudonsi qua e la a formar le piazze di San Domenico o Giovacchino Taddei, del Seminario, di San Bastiano e dell'Ospedale. Degli antichi edilizi 11011 rimangono che il convento e la chiesa maestosa di San Francesco, guasti però e deturpati da rifacimenti ; l'oratorio del Comune (Loretino) con antiche pitture, quantunque deteriorate e con una cancellata elegante in ferro, forse di scuola senese ; la sala dipinta delle adunanze del Consiglio municipale e la suddetta Rocca, fatta costruire da Federico II, nonché il palazzo della Repubblica, ora Episcopio.
Il fertile suolo produce cereali, olio d'uliva, vino, frutta e buoni pascoli. Paglia per treccia e cappelli; mercato settimanale e tre fiere; industria e commercio.
11 bilancio preventivo del Comune di San Miniato pel 1894 presenta le seguenti cifre:
Attivo Passivo
Entrate effettive.......L 138,737.30 Spese effettive.......L. 133,187.30
Movimento di capitali .... » 14,200.— Movimento di capitali .... » 17,750.—
Contabilità speciali.....> 18,070. — Contabilità speciali.....» 18,070. —
Totale L. 169,007.30 Totale L. 109,007.30
Cenni storici. — La città di San Miniato fu in origine un piccolo castello ch'ebbe nome dalla chiesa di San Miniato fondata in loco Quarto intorno il 700 entro il distretto della pieve di San Genesio. Se si avesse a prestar fede all'annalista saiiniinìatese Lorenzo Bonincontri, converrebbe credere che suo primo fondatore fosse stato l'imperatore Ottone I e che egli v'insediasse un giudicante in suprema istanza di nazione però tedesca, sì che il paese pigliasse nome di San Miniato al Tedesco; ma sappiamo che la sua origine risale al 700 e che i giudici supremi posti dagli imperatori in San Miniato sono assai posteriori all'imperatore Ottone I, sebbene non sia priva di fondamento la tradizione che vuole che ai tempi romani qui fosse una borgata detta Quarto. Imperocché il cronista toscano, Ricordano Malespini (Istor. Fior.), seppure la sua cronaca non è, come sembra, un rifacimento del Villani, registrò, sotto l'anno 1113, forse il primo vicario imperiale, il quale dopo la grande Contessa 'Matilde, risiedeva in San Miniato, di nome Rimberto Tedesco, ucciso dai Fiorentini in un conflitto sotto il castello di Monte Cascioli presso la villa di Castel Pulci. Che se gli imperatori Federico I e Arrigo VI suo figlio fermaronsi più volte in San Miniato e se nel 1199 vi trovammo un legato imperiale per la Toscana, non è però che sin da quel tempo i vicari imperiali risiedessero costantemente in questo paese che prese in seguito l'epiteto clj Tedesco.
Nel 1209 l'imperatore Ottone IV era in San Miniato, ove, nell'estate del 1225, tro-vavasi l'imperatore Federico II a cui ì nostri storici più antichi, il precitato Ricordano Malespini e Giovanni Villani, attribuirono l'edificazione della Rocca di San Miniato, la quale divenne poco appresso carcere politico per i delitti di Stato. Infatti, il celebre Pier delle Vigne, segretario di Federico II, vi fu non solo rinchiuso, ma vi fu anche accecato nel 1249, ed è da credere che vi morisse o meglio vi si uccidesse. Finalmente all'imperatore Federico II devesi l'insediamento stabile in San Miniato di un vicario imperiale, donazione tedesca, donde il paese ebbe titolo di San Miniato al Tedesco.
Dopo però la celebre battaglia navale della Meloria, vinta dai Genovesi sotto Oberto Do ria contro i Pisani (1284), non potendo più questi ultimi prestaro appoggio al vicario imperiale, quest'i fu costretto ad abbandonare la Toscana e la sua residenza in San Miniato. 11 quale, dopo di essersi staccato dalla ghibelhiiissinia Pisa, si alleò, nel 1291, con le città guelfe di Firenze, Lucca, Pistoja, Prato, ecc. e si governo qual Comune