Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Firenze', Gustavo Strafforello

   

Pagina (394/411)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (394/411)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   396
   l'arte Terza — Italia Centrale
   di Giusto (l'Andrea, allievo di Benozzo Gozzoli. Son dello stesso (1465) i freschi del tabernacolo del ponte sull'ÀglienS affluente dell'Elsa, rappresentanti una Deposizione di croce, una Crocr/issionc, il Martirio di San Sebastiano, Y Annunziata ed alcuni santi. Il palazzo vicariale, recentemente acquistato dal Connine col sussidio del Governo e dichiarato monumento nazionale, ha pregevoli dipinti della (ine del Quattrocento, di
   recente rinvenuti, che vuoisi appartengano al Ghirlandaio ed a llenozzo Gozzoli e alla sua scuola.
   Ala la gloria di Certa!do sta nel sepolcro e nella casa del Certaldese — che vi nacque il 16 giugno 1313 e vi mori il 21 dicembre 1375 — di quel Giovanni Boccaccio, padre della prosa classica italiana e il principe dei novellieri. Il sepolcro del Boccaccio stava in addietro nel centro della chiesa; nel muro dirimpetto leggevasi l'epitaffio composto da lui stesso con lina giunta dell'aulico suo Cohiccio Salutati, cancelliere delti Signoria di Firenze. Lattanzio Todaldi, podestà di Certaldo, gli rizzò un monumento più sontuoso nel 1503. Per oltre quattro secoli esso fu l'onor di Certaldo ed attrasse molti viaggiatori alla Canonica, quando fu rimosso nel 1783, per un'erronea interpretazione del decreto Leopoldina, contro le sepolture nelle chiese. La lapide che copriva il sepolcro fu rimossa e deposta come un'anticaglia disusata nel convento adiacente. La casa (fig. 146) dello scrittore ------------------sovrano recante un'iscrizione col di-
   Fìg MG. — Certaldo: Casa del Boccaccio. stic0 Seguente:
   If/is olì iti exiguas coluti Boccttthts aedes, Nomine qui terras occupai astra polititi,
   è eostruita in mattoni, ha ini portone ad arco, due finestre ed una torrieella. La si vede bene dalla ferrovia, passata appena la stazione, a sinistra sulla collina. 1 u fatta riattare nel 182)1 e decorare col ritratto di Boccaccio, a fresco di Benvenuti, dalla marchesa Carlotta Lenzoni-Medici, che la legò alla Galleria degli Uffizi di Firenze. \ i si vede una collezione compiuta di tutte le opere del Certaldese in varie edizioni, una mobiliatura delle più antiche che venne fatto di trovare a Certaldo ed una lampa che sembra l'oggetto più autentico come quello che fu rinvenuto nella casa stessa. Havvi anche un pozzo ed un bagno < quali appartenevano, secondo la tradizione, al gran novelliere. I frammenti della suddetta lapide che coprirono per più di quattro secoli il sepolcro, furono raccolti nel 1826 e collocati nella casa con un'iscrizione di Pietro Giordani:
   < Da questa casa, scriveva il Boccaccio a Pino de' Bossi, io veggio campi, colli, arbori di verdi fronde odi fiori varii vestiti, odo cantar usignuoli ed altri uccelli; mi credo qui gustare e sentire della eterna felicità! >.ln piazza Solferino, nel Borgo nuovo, fu innalzata una statua al sommo prosatore, opera del l'assaglia, di Lucca.
   Sulla collina, a quattro miglia da Certaldo, sorgeva in addietro il famoso castello di