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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   398 l'arte Terza — Italia Centrale
   Presso la detta villa sgorga, dalle marne subapenninicho, un'acqua minerale salina, di cui trattarono il Targioni 'Pozzetti ne'suoi Viaggi per la Toscana e Francesco Bruni nella sua Memoria sui Bagni degli Antichi e sulla necessità di rinnovarli. L'acqua di Pillo fu analizzata dal prof. Anton Nicolò Branchi, da Iloefer nel secolo XVU1, dal prof. Giulj ed ultimamente dal prof. Luigi Cuerri {Relazione dell'umilisi chimica dell'acqua minerale di Pillo, Firenze 1801). Scaturisce quest'acqua con quattro polle nella quantità media di 100 barili (293,440 litri) nelle 24 ore, si versa tutta iu una vasca rettangolare ed ha la temperatura di gradi 10.5. Dicesi più copiosa nell'estate (die nell'inverno. Svolge molte gallozzole ed alla temperatura di 15° ha un peso specifico rappresentato da 1.01504. L'acqua di Pillo è un potente ed ottimo purgante e torna giovevole nella cura degli ingorghi del fegato e della milza e di altre affezioni gastroenteriche del pari che delle renelle. Si amministra per bevanda alla dose di tre o quattro bicchieri, se si vuole sciogliere il corpo ed epicraticamente come risolvente si usa anche per bagno. 1 marchesi Incontri, che ne son proprietari, non solamente non tolsero l'uso gratuito di quest'acqua alla sua scaturigine, ma permisero eziandio fosse posta in commercio.
   Acqua di Mummialla. — E Mummialla una chiesa rurale nella parte superiore della vai d'Elsa, a ostro-scirocco da Montajone e a greco-borea da Volterra. Presso il torrente Capriggine, affluente dell'Era, scaturisce da un terreno ricco di calce solfata saccaroide, o gesso bianco, un'acqua solforosa, non per anche allacciata, e con la temperatura di gradi 13.75. Quest'acqua, analizzata dal prof. Giulj, non si può prender per bocca per essere inquinata dal fango; può bensì usarsi per bagno e si adopera per la cura delle malattie cutanee degli animali domestici.
   Acqua Gasciani. — Scaturisce presso Gambassi, frazione del Comune di Montajone, e derivò il nome dal torrentello Casciani, che si scarica nell'Elsa presso Certaldo. Sgorga da un terreno calcare, ha la temperatura di 15° e lascia traccie giallastre sul terreno clic percorre. Quest'acqua, analizzata dal prof. Giulj, è salina e purgante, ma 11011 si può trasportare dalla sorgente perchè s'intorbida per la decomposizione dei carbonati di calce e di ferro.
   Cenni storici. — Non si hanno di Montajone notizie anteriori al 1277. Un documento del 1297 edito dal Lami si riferisce ad un concordato con la Repubblica di Firenze, cui spettavano i territori di Gambassi e di Castelfiorentino ed il territorio di Montajone dipendente dal distretto di San Miniato. Ricomparisce nel 1308, quando gli abitanti di Montajone e la famiglia Figlinesi sottomisero liberamente le loro castella al Comune di Firenze.
   Uomini illustri. — Fu patria di Ammirato Juniore, nipote dello storico Scipione Ammirato di Lecce, di cui pubblicò scritti inediti.
   Coli, elett. San Miniato — Dioc. Volterra, San Miniato e Colle — P3 T.
   Mandamento di EMPOLI (comprende 5 Comuni, popol. 4-0,091 ab.). — Territorio alluvionale recente, ricco di colture. Abbondano sui colli gli uliveti e i vigneti e nella pianura i cereali, quantunque in alcuni tratti il luogo sia alquanto umido per le acque piovane che non corrono liberamente in Arno per l'alzarsi incessante del suo letto.
   Empoli (17,530 ab.). — Terra popolosa, a 27 metri di altezza, in mezzo ad un'ampia ed amena valle circondata da colline ubertose fra la Pesa e l'Elsa, poco lungi dalla sponda sinistra dell'Arno, sulla postale Firenze-Livorno, eia ferrovia che ivi diramasi a Siena dalla linea principale Firenze-Pisa-Livorno. È regolare, ben fabbricata con vie. parallele le une alle altre, con mura castellane munite di torri, sulle quali niostransi ancora le traccie delle palle di cannone spagnuole del 1530.
   Per mancanza di pietra da costruzione gli edilizi furono costruiti di ciottoli fluviali e di mattoni, ma toscanamente, vale a dire saldamente e con buon gusto. Sulla piazza