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Mandamenti e Comuni del Circondario di Itoeca San (lasciano 393
Fig. lóO. — Montelupo Fiorentino: Manicomio giudiziario ilell'Ambrosiana.
i Fiorentini distrussero il borgo, detto .1 lalborghetto, situato a sinistra dell'Arno, fra il nuovo castello e quello dirimpetto di Capraja, donde l'altro antico dettato popolare:
Per distrugger questa Capra Non vi vuole altro che un Lupo,
Fa nuova e bella parrocchiale di Sant'Ippolito in San Giovanni l'.attista, situata nel castello soprastante, fu riedificata a tic navate nel 17'Jii e contiene, fra le altre cose, una tavola dipinta da Domenico Ghirlandajo. Ilavvi anche un piccolo teatro. Rispetto poi all'agraria, le pinete, che coprivano e davano il nome alla regione fra il castello di Maluiantile e la villa signorile di Luciano, furono in gran parte distrutte o diradate per dar luogo ai vigneti, alle olivete ed alle seminagioni di cereali.
Sotto la pace grandm ale, Ferdinando I fece, nel 1587, edificare dal Ruoutalenti, sulla sinistra della Fesa e sull'Arno, la villa detta l'Ambrogianu (fig. 150;, gran casa da caccia quadrata con torri, arricchita ili dipendenze da Cosimo III e Ferdinando 111, imgid'i casa ili forza od ergastolo dei delinquenti pazzi, ora unico in Italia. Essa era la sta/ioue dei trratiduehi nel loro viaggio da Firenze a Pisa e Leopoldo II colla sposa .Maria Antonietta vi passò la lima di miele.
Del rimanente la rinomanza di Montelupo ha un'origine assai più umile ed è dovuta alle rustiche terraglie ben note ai collettori di ceramiche e così diffuse iti addietro, che ili una cosa più clic notoria costumavasi e costumasi ancora il dire-: Sia senti» sui boccali di Montelupo. Quest'industria artistica di un carattere onninamente toscano, quantunque i primi modelli fossero siculi-arabi ed importati da Pisa, risalo al secolo decimoterzo e si mantenne sino alla fiue del deciniosettinio. Una
50 — 1,11 l'airi», voi. 111. Darle :!'.