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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Firenze
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 400

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Itoeca San (lasciano
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   maggiore di Vinci si è quella di aver dato la culla ed il nome a quel genio universale di Leonardo che in tutte le scienze e in tutte le arti (e furono tante!) superò tutti ì suoi contemporanei. Figlio illegittimo di Ser Piero da Vinci e della sua fantesca Caterina, fu legittimato ed ammesso nella famiglia abitante nel sobborgo del Castello, parrocchia di Santa Croce. Fi nacque nel 1152, ma la casa ove nacque non si conosce.
   Coli, elett. Empoli — Dioc. Pistoja, Firenze e San Miniato — P3.
   Mandamento di FUCECCHIO (comprende 1 Comuni, popol. 29,079 ab.). — Trattone la porzione in collina, ove raccogliesi olio, \ino, granaglie e saporitissime frutta, la pianura di Fuceccliio è generalmente umida e propizia alle leguminose, al mais, e alle praterie. Grande abbondanza di canapa e di lino.
   Fucecchio (11,105 ab.). — Siede a 55 metri di altezza, sull'antica strada romana, la Traversa Lucchese, fra l'Usciana e l'Arno, già murata, con fortilizio ora ridotto in fattoria Corsini con piccolo parco e due antiche torri in mattoni. La porzione antica giace angusta ed irregolare sull'estrema sporgenza di una collina e il Borgo Nuovo svolgesi nella pianura con \ie quasi parallele giù verso l'Arno. L'insigne collegiata di San Giovanni Battista, riedificata nel 1782 con svelto e grandioso disegno, conserva ancora nella sagrestia buoni quadri dell'antica. San Salvatore, nella parte più alta della città vecchia, esisteva già nel secolo XII; e nella chiesa dei Francescani conservatasi la mitra e il pastorale in avorio del santo vescovo Pietro Igneo.
   Sulla piazza Centrale ergesi il palazzo della Pretura e un affresco, di recente restaurato, rappresentante un gigantesco San Cristoforo, notevole perchè anticamente i trattati del Comune non eran valevoli davanti ì tribunali se non eran conciliasi davanti questa figura. Sulla gran piazza di sotto sorge un bel teatro e la statua di Giuseppe Montanelli, pregiata opera del Romanelli, inaugurata il 17 luglio 1892.
   Ospedale di San Pietro Igneo, fondato nel 185.5 con annua rendita ili lire 5928 e arciconfrateruita della Misericordia pel trasporto degli ammalati all'ospedale e dei defunti al camposanto, istituita anch'essa nel 1858. Una importante istituzione, non ancora precisata, ma di utile pubblico, sta per essere fondata mercè la munificenza di S. M. Umberto I, che vi destina intiera l'eredità a lui lasciata dal signor Lancimi di Fucecchio. Poligono per il tiro a segno, di recente inaugurato.
   Cereali, vino, ortaglie, prati e boschi. L'industria comprende fabbriche di calce, di laterizi, di cappelli di paglia, di carri, di paste alimentari, di stecchetti per fiammiferi, fornaci, lanilicii, tintorie, una tipografia, librerie, ecc.; florido mercato settimanale, ecc.
   Fin dal secolo XIV si fecero tentativi per sanare la pianura acquitrinosa di Fucecchio, invasa dalle acque stagnanti e desolata dalle, febbri ; fu un alternare contraddittorio di lavori ora per fare scolar le acque, ora per regolarle e ridurle in lago. I lavori ili Cosimo I non ebbero altro risultato che quello di accrescere il ristagno pestifero dello acque e le popolazioni erano alla disperazione, finché sotto il governo dei Lorenesi fu preso il partito ragionevole di bonificare per quanto era possibile la pianura acquitrinosa per mezzo della fognatura e della navigabilità del canale (l'Usciana.
   Cenni storici. — Le origini di Fucecchio non si conoscono e solo si sa che fin dal secolo X era iu possesso dei conti Cadolingi ili Borgonuovo, cioè quando già il castello superiore e più antico aveva già un borgo nuovo a piò del colle lungo la strada Francesca proveniente da Lucca. La rócca e le mura castellane erano già costruite prima del 1200, dacché nel settembre del 1201 i Guelfi raminghi vi sostennero, come narra il Malespini, un assedio di un mese contro ì Ghibellini vincitori.
   Finché la Repubblica di Lucca fu guelfa,, Fucecchio, con tutte le altre terre del Valdarno Inferiore, le rimase fedele; ma quando vide cacciati, nel luglio del Liti-, ì Guelfi da Lucca e proclamato signore IJguccione della Faggiuola, si diede, con tutti gli altri popoli del Valdarno Inferiore, alla Repubblica di Firenze. Dopo la sconfitta