Arezzo
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MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI AREZZO
appartenenti al distretto militare di arezzo
Mandamento di AREZZO (comprende 3 Comuni, con una popolazione residente di 45,019 abitanti, censita al 31 dicembre 1881).
Arezzo (11,816 abitanti presenti nel centro e 38,795 residenti nel Comune al 31 dicembre 1881; secondo i registri d'anagrafe municipale, 43,000 abitanti alla fine del 1891). — Situata quasi sull'ombelico d'Italia, circondata da colline deliziose, sparse di ville e case campestri, all'ingresso delle quattro valli popolose, il Casentino, vai di Chiana, Valdarno Superiore e vai Tiberina, Arezzo, per dirla col Rondinelli: « par fatta dalla Natura stessa perchè debba essa sola signoreggiare le vicine contrade sue ». Schiudasi innanzi ad essa ima fertile pianeggiante campagna irrigata dall'Arno e dal torrente Chiassa che ne percorrono il lembo da settentrione a maestro e dalla Chiana che l'attraversa a ponente, mentre è circoscritta a levante, e ad ostro dai poggi che diramansi dall'Alpe di Catenaja e dal lato opposto dai contrafforti che scendono dal Pratomagno.
Sorge la città a 290 metri di altezza dal livello del mare, mi lato occidentale del dolce poggio San Donato con raggi discendenti e con le frazioni di Frassineto, Rign-tino, Quarata, Giovi e Palazzo del Pero al torrente Castro, che mezz'ora sotto la città scaricasi nella Chiana, la quale vuotasi, alla sua volta, poco appresso nell'Arno.
La torre del palazzo Comunale, il Duomo e la fortezza signoreggiano la città alta; nel dintorno, a sud-ovest e nord, ergonsi le pittoresche e fertili alture: Ceciliano, Puglia, La Godiola, San Fumagio, San Cornelio, Santa Maria e Torrita, mentre scliiudesi a est l'ampia pianura bagnata dalla Chiana, dall'Arno e dalla Chiassa.
MURA e PORTE
Più volte Arezzo variò, ampliandosi quasi sempre, la cerchia delle sue mura. La più rinomata e di costruzione laterizia fu quella lodata da Vitruvio, da Plinio e da Silio Italico per altezza, bellezza e solidità. Ignorasi sino aqual tempo durasse questa prima cinta e se V Arroti um muro ducta di Frontino si riferisca a qualche restauro o ad una ricostruzione in pietra. Arrigo V fece atterrare, nel 1111, quelle salde mura che Ottone da Frisinga dice munite di alte torri. Circa un secolo dopo furono ricostruite e poi nel 1320 la città si trovò rinchiusa in un cerchio nuovo, più spazioso, per opera del prode Guido Tarlati di Pietramala. Codesta cinta fu alquanto variata nell'Ulti ma ricostruzione delle mura aretine, ordinata da Cosimo I de' Medici, il quale la munì, fra il 1541 e il 15G8, di nuovi baluardi e cortine. Fu allora che si rinvennero negli scavi i celebri bronzi della Pedinile e della Chimera che ammiransi nel Museo archeologico di Firenze, e che sono considerati come dei più perfetti fra i bronzi antichi.
Arezzo è sempre cinta di mura per un circuito di 4 chilometri. Vi si pon piede per quattro porte e tre barriere. La porta detta Bnja sopra il torrente Castro e quella dietro al Duomo furono murate già da lungo tempo, e fra le esistenti ò porta Nuova, aperta nel 1810, donde esce la strada nazionale che va per valle Tiberina sino all'Adriatico. La barriera Vittorio Emanuele (fig. 1) ò stata aperta nel 1894 nel luogo dell'antica porta Santo Spirito.
VIE e PIAZZE
L'interno della città, la cui forma si può rassomigliare a un ventaglio, è intersecato da ampie vie regolari e lastricate, fiancheggiate da nobili palazzi per lo più
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