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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Arezzo
   \ 7
   Fig. 3. — Arezzo : Piazza Vasari con la parte posteriore della Piove (da fotografia di Alinari).
   costruiti (li bolla pietra giallastra, da grandiosi edilizi sacri e profani e da case decenti. Le vie di pendìo meno ripido sono assai più regolari come quelle che furono aperte in tempi posteriori in cui, più che alla difesa della città, si aveva in mira il bisogno di aria, di luce e di comodità.
   11 corso Vittorio Emanuele, flotto anticamente Borgo maestro, attraversa la parte più bella della città dalla barriera Vittorio Emanuele a piazza del Duomo, e sbocca a destra sulla Passeggiata del Prato, spianata fra la Cattedrale e la fortezza. Citeremo ancora via Cavour e via MicasoU, col palazzo già Albergotti, granducale dal 1793 ed ora Reale, e via Guido Monaco, che muove dalla stazione ferroviaria, tutta fiancheggiata da moderne costruzioni,
   Fra le piazze primeggia piazza Vasari (fìg. 3), una delle più belle d'Italia, ornata dalla statua di Ferdinando III di Stefano Ricci (1822) e da una fontana di cui l'acqua proveniva da un antico acquedotto romano, modificato la prima volta da Jacopo di Casentino circa il 1354, e la seconda volta nel 1002 coi progetti di Raffaele Pugni di Firenze. Nel lato nord la Loggia, ultimo lavoro del Vasari (1573-74), mentre dal lato ovest fa bella mostra di se il palazzo della Fraternità, di cui tratteremo più avanti, innalzato nel secolo XIV dalla filantropia di una Magistratura civica.
   Delle altre piazze di Arezzo la principale è quelli che s'intitola come la via suddetta, da Guido Monaco (fig. 2), di forma circolare, sterrata, con villini moderni tutto intorno e nel centro la statua del suddetto Guido, inventore del sistema moderno di notazione musicale, innalzata nel 1882; seguono piazza del Popolo, ridotta in parte a giardino, con nel centro un'elegante colonna commemorativa degli Aretini morti combattendo per l'indipendenza della patria, e i cui nomi leggonsi incisi sul basamento,