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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   testino vaghissime. 11 Vasari così ne viene discorrendo nelle sue Vile dei Pittori:
       Kij,'. S. Arezzo: .Monumento .-epolcralo «li ('tui    Arezzo col disegno di Margaritone, architetto aretino, fu condotto da Siena in Arezzo Giovanni da Guglielmo Ubertini, vescovo (da Pisa) di quella città dove fece di marmo la (avola dell'aliar maggiore, tutta piena di intagli, di figure, di fogliami ed altri ornamenti, scompartendo per tu 1 tu l'opera alcune cose di mosaico sonile e smalli posti sopra piastre d'argento commesse nel marino con molla diligenza. Nel mezzo é una Xostra Donna col figlinolo in collo e dall'un dei lati San Cirijorio pupa (il cui volto è ritrailo al naturale di Onorio IV); e dall'altra un San Donato, vescovo ili quella cillà e proiettore, il cui corpo, con quelli di Sant'Aliti Un e ili altri santi e sullo l'islesso altare ri-iosto. K porcili'1 il dello altare è iso-aio, intorno ed ai lati sono storio piccole di bassorilievo della vita di San Mollato; ed il finimento di tutta l'opera sono alcuni tabernacoli pieni di figure tonde di marmo lavorale mollo sottilmente. Nel petto della della .Madonna è la forma di mi castone d'oro, dentro al (piale, secondo si dice, erano gioie di molla valuta, le quali sono stale per le guerre, come si erede, dai soldati pol lale via insieme con alcune ligure tonde clic, erano in cima e intorno a quell'opera, nella quale tutta spesero gli Aretini, M'condo che si trova in alcuni ricordi. trentamila fiorini d'oro. Ne paia perciò gran fallo, perciò clic essa fu in quel lempo cosa (pianto potesse essere preziosa e rara ». Tuttoché mollo danneggiala quest'opera stupenda ammirasi ancora nel Duomo di Arezzo (I).
   Sullo un arco sporgente del muro in forma di tabernacolo sorretto da colonnini, ili fondo alla navata sinistra, iiioiiiiiiieulo sepolcrale di (laido Tarlali (lig. 8), vescovo e signor bellicoso di Arezzo, inol io scomunicato nel 1327 dopo di aver incoronalo a .Milano l'imperatore. Lodovico il Ila varo con la corona di ferro. Sedici rilievi in (piatirò ordini rap-
   (1) Nelle Arti tiri Disegno in Italia quel valente storico e critico dell'arte clic fu il marchese 1'. Selvatico, osserva: « 11 Cavalcasene crede clie l'altare sia stalo fallo con disegni di Giovanni Pisano dai suoi scolari, perchè tfli pare clic non corrisponda nò all'insceno suo, nò alla maniera, uè (••ir l'arcliiteltura, nò per la scollimi. 1 fratelli Milanesi, annotatori del Vasari, adducono documenti concernenti le affermazioni e i giudizi del Cavalcaselle, ina in fallo distruggendo tanto ciò che dice il Vasari quanto ciò che dice il Cavalcaselle, poiché, in tinse di questi documenti — uno del Ioli'.», l'altro del 1375 — dichiarano autori dell'altare Maestro Giovanni di Francesco, d'Arezzo, e Magislro Betto di Francesco, di Firenze ».