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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   Ln moderna vetriata della trilmnn, rappresentante Son Giovanni Battista, è del Moretti ili Perugia (fig. 11). In mezzo alla parete sinistra della chiesa è un'ala con freschi moderni del-l'AdenioHo.
   Fra i rclirjniari di Santa Maria della Pieve è cospicuo quello ili J'ictro e Paolo, orafi aretini del 13iG, in forma di nn busto argenteo dorato die conteneva il cranio del predetto vescovo Sin Donato; protettore di Arezzo: rubato da un soldato francese del sire di Concy durante il saccheggio del 1381, fu venduto a Sinihaldo Orde-laffi, signore di Forli, e riscattato dai Fiorentini che lo restituirono ad Arezzo nel 1381).
   11 campanile quadrangolare, allo metri 49 e a cinque piani, fu terminato solo nel 1330; chiamasi volgarmente Campanile delle conio Luche dai molli lincili oblunghi in ciascuno ilei suoi qn ittro lati.
   San Domenico. — Secondo il Vasari questa chiesa venne dileguata da Nicolò Pisano per la famiglia Tarlali da Pietramala sin dal 1275; ora è mollo cambiala, ma conserva ancora in parie la slmlliira e le forme del gotico primitivo. Fuori, nella limetta della porta, Madonna con Sunti, di Angelo di Lorentiuo, circa il USO.
   Nell'interno a sinistra della porla assai grande e ben conservala: San Giacomo e San Filippo con sei avventure della loro vita, di Spinello Aretino (circa il l-WHI). caratteristiche pel loro ordinamento, pel colorilo e le linee; e, a destra, Croci fissione coi Ss. Giovanni c Domenico, Moria e Son Donato e due scene leggendarie sopra, ili l'airi Spinelli (circa il Uódj. l.a successiva Santa Caterina vuoisi di Piero della Francesca. Il semplice inolili mento in marino roll'immagine in rilievo di un vescovo fu posto in memoria e in onore del vcm'ovoiIì Volterra, Ilanieri deglilTliei-lini, liei I27.'I.
   Al secondo grande aliare della parete a destra, nella cappella Pragoinaui. Cristo fra i Dottori. fre-co di laica di Tommaso (Tome, eccellente scolaro del Itemi, da Siena, veiMi il 1380). Ncl-l'archivolto, i tjuultro I-'wmjclisti, dello slesso, l.a cappella è un prezioso lavoro gotico eoli due svelle colonne e due archi acuti che eollegansi in capitello, di tììovainii di Francesco fiorentino, secondo l'iscrizione. Alquanto sopra (iiieMa cappella alcuni santi a fresco dello Spinello.
   All'aitar susseguente: San Michele che uccide il dragone. San Duolo e San Domenico, del secolo XIV. Nella cappella a destra dell'aliar maggiore fresco dell'/lmnm;.Ki/(7, di l'ani Spinello, e, nella cappella a sinistra, Madonna, fresco ilei 1501. Quindi stallia di San Dietro, ili terracotta verniciala edipinta, ili Andrea della Ilobbia. Sopra la porta d'ingresso, (Crocifisso, circa il 1320.
   Per questa importanti* chiesa si sia studiando dairi'nìcio Regionale per la conservazione dei monumenti un serio restauro.
   SS. Annunziata. — Edificata nel 1-191, in seguito alla scoperta d'una immagine miracolosa della Madonna delle I/icvitne, con due navate laterali, compila con atrio secondo il modello di Antonio da Sangallo, seniore, circa il 1517. « Codesta aggiunta (dice il Vasari) fu mollo male intesa perchè scompagna con la fabbrica prima j>. Dell'aulica fabbrica, finta innalzare nel 1348 dalla nobile Confraternita di Santa Maria Annunziata, si è ancor conservata porzione della facciata.
   L'interno della chiesa (fig. 12) ha una bella struttura del Rinascimento con colonne pillo-resclie e pilastri dai capitelli ornati di dell'ini e di maschere. Vetriata a colori di Marcillac nella granile finestra tonda del coro, rappresentante V Assunta. Nella navata laterale destra: Sposalizio della Vergine, e, nella sinistra, San Gerolamo. Nel primo altare, a sinistra, Deposilo di Croce, condotto in 18 anni dal Vasari su disegno del l'osso. All'estremità della navata laterale sinistra, sotto l'organo, Natività di Cristo, ili Nicolò Soggi (1520). San Giuseppe e i pastori sono i ritratti ili Stagio Sassoli, di Papinio della Pieve e del pittore,
   badia di Santa Fiora e Lucilla. — Fu rieo-struita dal Vasari nel 1550, struttura originale ma priva di ogni impronta classica, con ima falsa cupola (già assai lodata) e di nn elìcilo illudente, dei gesnitn Pozzi (1700). L'aliar maggiore ù del Vasari coi dipinti seguenti : davanti. Cristo che chiama all'apostolato San Dietro e Sant'Andrea e due Santi con altri ai lati; dietro, San Gionjio a eavallo; nella predella, ritratti dei genitori e dei nonni del Vasari. Nella parete destra del coro: Assunzione di Maria e tabernacolo marmoreo per l'olio santo, probabilmente ili Mino da Fiesole.
   Nel primo piano della l'.adia. all'estremità della bella sala edificata da Vasari, e l'ingresso all'antico refettorio, ora Accademia del l'etrarca, con biblioteca c sala di lettura e con un buon dipinto a olio del Vasari rappresentante il lìnnchelto nuziale ili Assuciv e di Ester (1518). fi lungo 18 braccia e contiene l'»2 ligure. Vasari lo esegui iu -ir? giorni.
   San lìeniardo. — Nella sagrestia di questa chiesa si conserva nn fresco del Soggi, rappresentante la Vernine e il l intubi no coi Ss. ìicne-detto e Dernonlo.
   Santa maria in bradi. —Architettata dall'Am-inaiiiialo (1590), ora assai deteriorata: ha nn bel soffitto in legno del fiorentino Giovanni Pettini, e una tavola invetriata di Andrea della Uobhia.
   SaiitWfliislino, — Ricostruita nel secolo scorso, cancellando l'antica architettura originale del secolo Nili. In questa chiesa ammirasi una magnifica tavola rappresentante la /' remi lazi otte al tempio, opera di diversi artefici del secolo XVI.
   San Bartolomeo. — Con mia Pietà e Santi alla parete dell'aitar maggiore, solo avanzo sicuro ad I Arezzo delle pitture di Jacopo di Casentino.