Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena', Gustavo Strafforello

   

Pagina (43/249)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (43/249)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Arezzo 43
   del duca d'Atene da Firenze (1343) per tradimento di due commissari fiorentini, e vi rimase sino al 1344 in cui dovi consegnarlo ai Perugini, dai quali prese il nome di Castiglion Perugino, che ritenne sino al 1380, vale a dire, quattro anni prima che Arezzo, con tutto il suo contado, Castiglione compreso, fosse consegnato al Comune di Firenze, dal quale fu poi sempre conservato, decretando la Signoria poco appresso che si appellasse Castiglion Fiorentino.
   Nelle vicinanze di Castiglion Fiorentino, presso la ferrovia, è sul colle il castello (li Montecchio V'esponi, che appartenne al famoso condottiero inglese Giovanni Ilawknood che sorba in gran parte la struttura del secolo XIV: ora è proprietà Budicci-Gattai.
   Coli, eleit. Cortona — Dioc. Arezzo — P2 T. e Str. ferr.
   Mandamento di CORTONA (comprende il solo Connine di Cortona). — Territorio bagnato da parecchi corsi d'acqua, fra cui la Chiana, e traversato da monti che costituiscono uno dei contrafforti più orientali dell'Apennino centrale, fra la vai di Chiana e vai Tiberina, fra i quali il più elevato è YAlta di Sant'Egidio (1045 m.). Folte selve in alto e campi estesissimi a sementi, viti, gelsi, ulivi, ecc., con pascoli artificiali nella pianura.
   Cortona (20,381 ab.). — In superba situazione, a 490 metri d'altezza, sul fianco pianeggiante di un monte, con a piedi la stazione ferroviaria nel villaggio Camnscia.
   Mura, Porte e Fortezza. — La cinta delle mura formata di enormi massi rettangolari di arenaria sovrapposti in strati orizzontali e senza cemento (fig. 18) conserva ancora quasi duo terzi della sua antica estensione, interrotta qua e là da opere romane o da restauri moderni; ma la sua magnifica muratura è generalmente ben preservata sotto le fortificazioni medicee, in gran parte smantellate, panorama incantevole, principalmente da porta Santa Maria a porta San Domenico, indi davanti alla portaccia dalla Rondella della Carhonaja e sulla strada orizzontale (la porta Sanf Agostino a porta Colonia: e più in alto dalla torre diruta dell'antica fortezza sopra la chiesa di S. Margherita vedesi fra le altre cose il lago Trasimeno in mezzo al pittoresco paese alpestre, indi il monte Amiata e quel di Cotona e a destra, di faccia, Montepulciano. Dalla Fortezza, più in alto (662 m.), il panorama ò anche più grandioso. L'orizzonte è chiuso da una serie di colli sui quali sorge a sud il vulcanico di Radicofaui e la poderosa massa trachitica del monte Amiata, Il paese dinanzi spiegasi ubcrtosissimo, è sparso di numerosi borghi e città, la più parte a ovest : Chiusi, Chianciano, Montepulciano, Torrita, Sinalunga, Fojano, Lucignano, Marciano, Monte Sansavino. Tre Stati combaciavano qui in addietro: lo Stato pontificio, con la sua provincia dell'Umbria; il Senese, con la valle d'Orda e delPOmbrone, e il Fiorentino con la vai di Chiana.
   Antichità. — Oltre i suddetti residui colossali delle antichissime mura ciclopiche a porta Colonia a nord, a porta San Domenico a est nella parte bassa della città, son da vedere dentro Cortona, non lungi dalla chiesa di Santa Margherita, frammenti di bagni romani (Opus incerimi), detti popolarmente Bagni di Bacco. La vòlta a botte, sotto il palazzo Cecchetti presso porta Sant'Agostino, ora cantina, consiste di massi regolari senza cemento scalpellati accuratamente ed assai ben conservati, è lunga 4 metri ed ha per base lo scoglio naturale, la si crede un ipogeo etrusco o forse un antico carcere.
   Fuori di porta Sant'Agostino, a sud, nel breve tratto alla staziono ferroviaria, altro sepolcro etrusco, la Grotta di Pitagora, o sepolcro di quel celebre filosofo di Crotone in Calabria confusa dal popolo con Cortona. Questo secondo ipogeo, illustrato dallTn-ghirami, costruito di grossi massi senza cemento e con sette nicchie nell'interno per le urne cinerarie attesta una grandissima antichità.
   Piazze e Vie principali. — In mozzo alla città stendesi la piccola piazza Vittorio Emanuele, con vicina a nord-ovest, a sinistra, piazza Signor etti, ambedue irregolari.