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Parte Terza — Italia Centrale
Sorge in questa il maestoso palazzo Pretorio ed un antico Marzocco, vale a dire un antico leone in pietra con arma sopra una colonna di pietra; e in quella l'altissimo palazzo Passerini e l'altro, vasto anch'esso con torre ed ampia gradinata, sede del Comune. Da codesta piazza diramansi quattro vie principali: Nazionale, Francesco Benedetti, Guelfa, questa fiancheggiata dai palazzi Mancini, Petrella, Castellani e Diligenti, e via Garibaldi, coi palazzi Pancrazi, Cappannehi e Frincia.
Fra il palazzo Pretorio e il Teatro sbocca la via Casale che va sino a piazza del Duomo, rinserrata da esso Duomo, dalle mura, dalla chiesa del Gesù, dal palazzo Episcopale, edificato dal cardinale Silvio Passerini, dal seminario Yagnott e dal palazzo Tominasi, vicino al quale ergasi la statua di Santa Margherita da Cortona, di Pompilio Tic-ciati. Una strada d'interna circonvallazione circuisce, meno brevi tratti, tutte le mura da porta Colonia a porta S. Maria e a porta Sant'Agostino e quindi al Conservatorio Salesiano e a Santa Margherita.
Cinr.se. — Numerosissimi sono gli edilizi sacri, onde si abbella la città di Cortona. Primeggia fra essi il
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Fig. 1S. — Cortona: Avanzi delle antiche mura.
Kiinnifl ili Sanl.i Ilaria. — 1 una basilica a tre navale dei priiimi'ili del Iti nasci incula (colonne con Irriti tondi e vcYlta a lutto mMo), aninioder-uata nel secolo \\,,l dall'ari listello ti,ili lei, lio-reiiiiuo, i i>pciiaudo però ì In Ultimi capilrllì delle colonne.
Nel coro, sotto la finestra a ilesini, ammirasi uno rlci migliori, se non addirittura il miglior dipiulo, del suddetto laica Signoivlli 11 I -2 ) ran-pivMMilanle 17 llima Cena, col Salvatol e che distribuisce I pane agli ApoMoI inginocchiali, invece dell'ubalo modo di dipingerli seduti a tavola. Accanlo a sinistra, dello sles-o Sigitorelli, l'inula ilei Cristo morto il (jilalu ha il capo in greiuho alla Madre svenuta c i piedi irrigiditi su quelli di Maria Maddalena, mentre Maria gli bacia la mano sinistra e le sia sopra addoloralo Gio-vauui ; a delira Giuseppe di Ai 'ùnnica e Ni raffittir, nello sfondo, in allo, le ti e Croci e la Ilisurre-zione. Il dipinto ha il cablo colorili! veneziano e le figlie delle donne sono Mipcrhe. Nella predella : Sermone sulla montagna. I Chiniti Cena, il Bacio ili (linda. Prigionia e l'higellatianc.
Ali estremili della navata laterale sinistra, sopra la baiatisi rata, a sinistra deHallarinaggiorc: ltilievo di nn sarcofago greco rappresentante il
Combattimento delle Amazzoni c dei loro alleali col segnilo (/ llaeco duranti In porta d'Efeso. Tanlo nel nudo, quanto nella nobiltà naturale dello siile appalesasi la classica arte greca; ina i guerrieri incatenali, le donne piangenti, i trofei, ecc., sul coperchio accennano a lavori et ruschi o romani Donatello e Brìi nel loschi fecero lunghi sludi su questo capolavoro dell'arte greca. AircMrriuità della medesimi eappella, a sinistra, nn bel Tabernacolo marmoreo (fig. 19), della scuola ili Mino da Fiesole (I i'.M).
Nella sagrestia una stupenda lancila sul legno, che slava in prima sopra la porla principale, del predello buca Signorelli, rappresentala Vergine col lìandiino, San Giovanni tiallisla e San Gerolamo.
San lliiiiiciiifo. — Della fine del seuila XII, etui dipinti di Fra Angelico da Fiesole, il quale fece il suo novkialo ih Cortona. Nella In nel la di fuori, sulla porla della chiesa, fresco guasto del I l'IS : la Madonna fra San Domenico e San Pietro. c nel viaggio ili Fra
Angelico a Poma.
NeH'iiilerno, a destra dell'aliar maggiore, dipinto giovanile e profonda mente religioso del suddetto ira Angelico, con la Vergine e il
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