Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Arezzo
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Fig. 20. — Cortona : Chiesa di Santa Margherita.
spendono alle cappelle altrettanto grandi e ben proporzionate finestre anch'esse di arenaria. Gli spazi fra i membri sono stuccati in bianco e la vòlta è arcuata. La crociera e il coro formano una croce latina in mezzo alla quale ergesi svelta e leggiera la cupola sopra un tamburo ottagono. Ogni parete dei tre bracci della crociera va ornata di una nicchia tonda. Fra la crociera e il coro è l'altare di arenaria del 1510 in beli armonia coll'intiero.
Nel secondo altare, a sinistra, ammirasi una Madonna in trono sopra una nuvola, con sotto due Apostoli e negli angoli due donatori in (finocchio; sopra, la Madonna, il Padre Eterno fra due (incieli che suonano; questo dipinto fu eseguito nel 152-4 da Tommaso Bernabei, detto Papaccllo, allievo del Signorelh. Al terzo altare, a sinistra, Adorazione dei Magi, dello stesso. I dipinti sulle invetriate sono di Guglielmo di Marcillac.
Santa Maria Nuova. — A croce greca, inco-
minciata nel 1550 su disegno dell'architetto G. B. Infregliati, di Cortona, con scerata nel 1010. E un alto ed ampio edilizio con tre facciate uguali ed una bella cupola fuori porta Colonia. Elegante aitar maggiore di Mariotto lindi; molto pregiati fra i dipinti la Natività, di Alessandro Allori, detto il Bronzino; VAnnunziata, di Jacopo da Empoli ; la Concezione, del Paladino di Cortona e il San Carlo Borromeo, di Baccio Ciarpi. Nel coro era anticamente una tavola di gran valore del Lanfranco che i Medici fecero trasportare a Pitti sostituendovi la Visione di Santa Margherita, di G. Crespi, bolognese.
Chiesa dello Spirito Santo. — Innalzata fra il 1037 e il 1009 su disegno di Filippo di Luca Berrettini, ha una discreta facciata e nell interno meritano menzione gli ornamenti in legno e le statue dell'aitar maggioro del Fabbrucci e il quadro d'Angiolo Ricci, veneziano.
Palazzi. — A sud del Duomo, scendendo per via Guelfa, s'incontra, a sinistra, il bel palazzo antico, già dei Semini, ora dei Mancini di Città di Castello: sopra le arcate con pilastri in rustico corre un cornicione con teste di bovi, leoni, elmi; indi, sopra cinque finestre tonde separate da pilastri, sei colonne e due colonnine fra esso ; un cornicione e cassettoni per incoronaniento; l'architettura èdiG. B. Infregliati, detto Crìstófanello. Di aspetto principesco è il palazzo quondam Mancini, ora Colonnesi, del secolo scorso, con bell'ingresso e non nien belle scale e contenente preziosi oggetti d'arte ed un ricco medagliere. Meritano eziandio menzione il palazzo dei marchesi Venuti Alfieri, e il palazzo Petrella, con bella porta di stile barrozziano. In piazza Signorelh, al n. 2,