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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   magnifico palazzo Pretorio, architettato da Filippo Berrettini, con sole tre finestre per piano e stemmi numerosi degli antichi podestà.
   Museo Etrusco. — Nel piano superiore del palazzo Pretorio VAccademia Etnisca possiede un interessante Museo etrusco diviso in tre stanze, le quali contengono vasi rossi e neri, urne cinerarie, figurine, lampade con grotteschi, iscrizioni etnische e bronzi, fra cui Giove tonante, alto m. 0,2, monete ed un busto inghirlandato donnesco, una così detta Musa Polimiia, dipinta ad encausto sulla lavagna e in tuttala freschezza del colorito, attribuita ad un artista greco dell'epoca classica. Questo cimelio fu rinvenuto, nel 1732, in un podere del cav. Tonmiasi e fu venerato in principio dai contadini quale un'effigie della Madonna finché, conosciuto Terrore, fu messo per impannata, ad una finestra vicino a un camino. L'acquistò, nel 1735, il cav. G. Tommaso Toinmasi e nel 1852 la contessa Bartolozzi ne fece dono al Museo.
   Ma il cimelio più prezioso è il Lampadario in bronzo, modello interessantissimo dello stile dei lavori in bronzo fuso e cesellato. È una specie di tazza alquanto concava con in giro sedici bocchi a olio dei quali alcuni in forma di teste di Bacco cornute e barbute in alto rilievo e sirene che li sorreggono. Delfini sotto i piedi dei satiri nuotano in un fregio a onde; segue quindi un anello con lotte di animali (leoni, grifoni, cinghiali, ecc.) e il centro in fondo è formato da una testa ghignante di Medusa. Fra due dei suddetti becchi è un'iscrizione etnisca. Quest'opera magnifica, appartenente alle pili antiche produzioni greco-italiche, proviene probabilmente da qualche ipogeo e fu rinvenuta da una contadina, nel 1S10, nel luogo dotto La 1 ratta, in un campo a poca profondità.
   Accaukmii:. — Furono già ni Cortona due Accademie letterarie: degli Uniti, con un canneto in mezzo all'acqua per insegna e il motto Unum in tato e dei Topisii, con una trappola per stemma, un topo fuori e il motto: Alla larga. Ma assai piti celebre è 1' Accade mia Etnisca, fondata, nel 1720, dal dotto archeologo Marcello Venuti, scopritore dello rovine d Frcolauo. Molti eruditi francesi, tedeschi ed inglesi furono ascritti a quest'Accademia, a cui inviarono dotti scritti, e dal 1742 al 1785 essa stessa pubblicò dieci volumi di < archeologiche dissertazioni pubblicamente lette >. Scaduta assai dal prisco splendore l'Accademia ha la sua sede nel paiamo Pretorio.
   BniuoTEitA. — Contiene circa 20,000 volumi, fra cui 101- codici membranacei, 373 cartacei, 102 pergamene e 115 edizioni del secolo X\ Primeggiano una Divina Commedia manoscritta, la Tesai! e del Boccaccio, il grande Antifonario del secolo XIV, la Somma di Giovanni Lettore, le l'ite di Jacopo da Yaragine, le Glosse di Giota-uni Andrea, i Ricordi di Pietro da Lunden e altri codici con bellissime miniature* Fra i dipinti meritano particola]- menzione la Casta Susanna coi vegliardi, attribuita al Poussin; la Madonna col Bambino, creduta con miglior fondamento di Pietro Perugino; due teste, una del Muziano e l'altra del Camossei; due scene marittime di autore sconosciuto; due teste del Carnieri, Ezechiello nel campo delle ossa di Michelangelo; IL'l^H/i/f/, del Barroccio; otto battaglie e due baccanali d'ignoto autore.
   Teatho. — Sorge in un lato della piazza Signorelli, con ampio loggiato e dirimpetto al palazzo Laparelli. E un'opera moderna ed elegante dell'architetto Carlo Gatteschi.
   Istituti m Bekehceìsza. — Per la beneficenza Cortona va fra le prime città della Toscana e basti il dire che il reddito dei suoi pi, istituti ascende in complesso a quasi 100,000 lire annue. Son essi: Spedali riuniti di Santa Maria della Misericordia, di cui la fondazione primitiva risale a Santa Margherita da Cortona; Ospizio degli Esposti, Orfanotrofio femminile, Monte di pietà; Confraternita della Misericordia, iniziata nel 1855 dal celebre poeta faceto Guadagnoli di Arezzo e con cimitero proprio compiuto su disegno del prof. Falcini; Moltiplico Alfieri per dotazioni a fanciulle nobili e povere; Conservatorio di San Francesco di Sales; Unione di posti, di studi e sussidi dotali; Giardino d'infanzia fondato nel lò77; Società operaia inaugurata il 1° luglio 1SG2.