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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   mura in mattoni. Pi figura triangolare è la seconda cinta, la quale racchiude il soprastante Castelvecehio con duo giri di strade fiancheggiate da buone case e due piazze tranne che a sud ove non ha che una strada, la quale gira sotto il Castel vecchio con duplice fila di case fra la cinta nuova e la vecchia. Tre porte: Fiorentina, Cortonese e Delle Chiane.
   Nella cinta interna vi sono due cdifizi grandiosi: palazzo Comunale e Pretorio; nell'ampia e ben costruita porzione esterna è l'insigne collegiata di San Martino vescovo, edificata verso il 1515. Vi si ammira un'ancona ad alto rilievo in terracotta vetriata con la Madonna della Cintola, dei Della Robbia (1502); pala d'altare del Signorelli (1523) rappresentante V Incoronazione della Madonna con nove santi e il fondatore Mazzarella In San Domenico altra bella pala d'altare delPAscensione di Cristo e San Francesco ed alcune statue dei Della Robbia. In San Francesco, fuori della città, gruppo della Vergine, di Santa Marta e San Giovanni, con figure di San Francesco e di Santa Chiara. Il convento di codesta chiesa di San Francesco fu convertito da Leopoldo I in un ben distribuito ospedale. Bel teatro.
   Da Fojano una strada scende rapidamente al torrente Esse (250 ili,) che attraversa e sale poi a lieti oli e, villaggio a 313 metri. Trovasi colà una delle grandi fattorie che appartenevano all'Ordino di Santo Stefano, possidente della maggior parte dei terreni ricuperati per risanamento nella valle della Chiana. Ad ogni fattoria andavano annessi parecchi poderi. La villa del conte Passerini contiene una piccola ma pregevole collezione di antichità etnische.
   Commercio attivo di bestiame e granaglie con fiere e mercati. L'industria è rappresentata da fabbriche di cappelli di feltro, di laterizi, d'olio d'oliva, di paste alimentari. Mulini a vapore; librerie, tipografia, ecc.
   Cenni storici. — Quantunque s'ignori l'origine di Fojano, non mancò chi tentò di farla credere d'origine antichissima, derivandone il nome da Forum Jani. Dopo che i suoi abitanti sì furono volontariamente sottomessi, nel 13S3, alla Repubblica fiorentina, questa, nel secolo XV, quando Sisto IV collcgavasi al re di Napoli e ai Senesi contro di essa, fece, come abbiamo detto, fortificare il castello di Fojano sì che, nel luglio del 1132, potè resistere, prima di arrendersi, per quarantadue giorni alle truppe di Alfonso re ili Napoli. Fojano fu la prima a sentire il bisogno di affidare ad una mano forte l'impresa del risanamento dolio Chiane e cede, per atto pubblico del 10 giugno 1525, quei fondi palustri al cardinale Ippolito de' Medici (mentre trovavasi in Firenze), nipote di Clemente VII elio fu socio di lui in quell impresa ; ina le vicende politiche susseguenti in Firenze impedirono ai (lue suddetti Medici di continuare i lavori incominciati, i quali furono poi ripigliati, dopo il 1551, da Cosimo I sulla perizia dell ing. Antonio Ricasoli, dalla quale risulta che la pianura lungo la Chi,Ma era allora paludosa per 9 miglia e la Chiana davanti la collina di Fojano spagliava per la larghezza di oltre un miglio.
   Uomini illustri. — Diede i natali a quel Fra Benedetto da Fojano, introdotto dal Guerrazzi uell\ Issmlio di Firenze e da Massimo D'Azeglio nel Nicolò de'La pi. Per aver difeso la sua patria nell'ultimo assedio contro la tirannide medicea, Fra Benedetto perì in Castel Sant'Angelo a Roma per ordine di Clemente VII di Casa Medici.
   Coli, elelt. Cortona — Dioc. Arezzo — Ps T.
   Lucignauo (1091 ab.). — Siede sul risalto di un poggio clic si addentra nella vai di Chiana, dal contrafforte di Palazzuolo e dal poggio di Santa Cecilia, a 414 metri dal livello del mare. Da quella situazione elevata godesi la prospettiva di tutta quasi la bella valle della Chiana con la sua vegetazione lussureggiante. L'antica rocca e le mura, della circonferenza di un chilometro, sono ancora iu assai buono stato. Notevole, fra gli edilizi, il palazzo Municipale, ornato, al primo piano, di dipinti dell'Adeuiollo e nel pianterreno da residui di freschi pregevoli della scuola senese.