Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Arezzo
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A sinistra di chi entra nella piazzetta, già ricordata, corre un muro verdastro per le muffe che lo ricoprono, il quale serve come da argine ad un erboso viottolo, che termina ad un alto arco di pietra, sostegno ad una grossissima ed antica campana, rimasta là solitaria a ricordare l'antico castello.
Dalla parte opposta alla casa di Michelangelo, un po' a sinistra, trovasi la casa per gl'impiegati comunali, assai vasta. Dalle sei finestre della parte sud si contempla una bella ed ampia veduta.
Ai piedi del castello, verso nord-est, restano pochi avanzi della chiesa di San Giovanni Battista, ove fu battezzato Michelangelo. Probabilmente fra non molto questa chiesa verrà dal Comune restaurata e conservata in memoria del grande artista.
Sempre alle falde del castello, ma verso sud, si trovano aggruppate povere e rozze casette, dove abitano buoni popolani, discendenti forse dagli antichi abitatori del castello. A capo di quegli umili tuguri spicca bianca ed altera un'ampia e nuova fabbrica, condotta a termine recentemente. In questa grande e comoda casa trovasi anche la scuola comunale che conta circa 55 alunni.
Il pittoresco monticello di Caprese, che dal fianco orientale dell'Alpe di Catenaja si avanza fino alla riva destra del torrente Smgerna, ha un'altezza di 653 metri sul livello del mare ed il suo territorio abbraccia una superficie di ettari 6690.
A 3 chilometri dalla rocca, alla sinistra del torrente Singerna, trovasi l'antichissima Badìa di Dicciano, che oggi è parrocchia sotto l'arcipretura di San Casciano. Non molto lungi dal castello si vedono due massi somiglianti moltissimo ai celebri scogli dell'Alvernia, ai quali dicesi si fermasse il Poverello d'Assisi mentre si recava al Sacro Monte. Uno di questi, il più caratteristico, è rinchiuso da una cappella e i fedeli vi si recano con grande devozione ad osservare le cavità e le impronto che il gran Santo vi lasciò colla sua persona.
A circa 5 chilometri a sud da Caprese, presso il casale di Papiano a un trar d'arco a nord dalla Madonna della Selva (detta un tempo Selva Perugina), sgorga, lungo un borro, un'acqua minerale già nota al prof. Santi che la foce analizzare dal chimico Branchi. Scaturisce quest'acqua da un calcare scistoso coperto d'una argilla giallognola sparsa di avanzi organici e fu allacciata, nel 1793, per ordine del granduca Ferdinando III. Ila la temperatura di gradi 15, fu analizzata dal Giulj e dal Gasanti, ed è un'acqua acidulo-ferruginosa valevole nei postumi delle febbri periodiche maremmane, nelle febbri gastriche, ecc. Se ne smerciano annualmente più di 2000 litri.
A Caprese si mena vita patriarcale, all'antica : gli abitanti, tutti dediti all'industria agricola, che fornisce loro Punica risorsa, sono laboriosi, fieri e superbi della loro storia. I prodotti agrari.] del territorio sono il grano, l'uva, il granturco e le castagne, di cui c'è molta abbondanza, essendo il Comune chiuso ad ovest da una foltissima e lunga foresta di queste piante.
Cenni storici. — Fu creduto erroneamente da alcuni eruditi che a codesto Caprese volesse accennare Procopio nella sua Guerra Gotica, là dove parla della mansione ad Capras, ove avvenne la sconfitta e la morte di 'Potila. Nel 1323 fu tolto, dopo tre mesi d'assedio, da Guido Tarlati ai conti Guidi ; nel 1363 venne in potere dei Perugini e nel 1381- dei Fiorentini. Dopo che il castello e il territorio di Caprese furono incorporati al distretto fiorentino la Signoria vi destinò un giusdicente che faceva ragione a questo e al vicino paese di Chiusi ove risiedeva la metà dell'anno. Uno di questi giusdicenti o podestà fu Lodovico Buonarroti, padre di Michelangelo.
Uomini illustri, — Oltre Michelangelo nacque a Caprese, in una casetta detta lo Bozie, posta sulla riva sinistra del ruscello Camaiano, il 30 gennaio 1787, Giovanni Santini, del fu Girolamo e della fu Caterina Brizzi, uno dei più celebri astronomi dei tempi nostri e professore all'Università di Padova. Nel 1860 tornò in questo Comune e fu da tutti i Capresani festeggiato grandemente. Il dotto vecchietto si recò alla
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