¦58
Parte Terza — Italia Centrale
casupola ove era nato, e clic abitava allora un suo fratello. Si ricordava sempre delle più piccole cose; di un annoso e ritorto albero presso la casa, esistente tuttora, sotto al quale andava a studiare nella prima gioventù. Nella stanza, piccola ed umile ove nacque il Santini, leggesi la seguente iscrizione :
ad. 1. 30 gennaio 17S7
respirò qui la piuma aura di vita
GIOVANNI SANTINI
per le astronomiche discipline chiarissimo della r. università padovana lume e decoro nelle religiose cittadine virtù egualmente cospicuo sprone e conforto di ogni italiano
Coli elett Bibbiena — Dioc. Borgo San Sepolcro — P: T. a Pieve Santo Stefano.
Sestino (2552 ab.). — Sul versante adriatico, a 33V metri d'altezza, sullo sprone di un poggio clic s'inoltra fra due rami del fiuniicello Foglia, accavalciati da due ponti. Parrocchiale di San Pancrazio. Eravi anticamente un castello e vi si rinvennero molti monumenti ed oggetti dei tempi romani, iscrizioni, statue, vasi, ecc. Non sono nel territorio uè ulivi, nè viti a cagione del rigore del clima, ma molti pascoli naturali sotto i faggi, gli abeti, i Cerri, i castagni ed altri alberi d'alto fusto convertibili in molte e grosse travi per cui la regione conserva l'antico nome di Massa Trabaria.
A tre chilometri a greco-levante da Sostino, nella valle superiore del Foglia e presso il villagio di Casale, in un terreno terziario ricco di spoglio di molluschi e bivalvi e propriamente nel cosidetto l'osso della Selva, scaturisco una polla d'acqua molto salata che ha la temperatura di gradì 10.23 e fu analizzata, nel 1S31, dal professore Giulj. È un'acqua salina indurata, che può adoperarsi vantaggiosamente por baglio nelle malattie scrofolose.
Cenni slori. i. — Seslinus o Sostino è ricordato da Plinio (ni, U, c. 19; Guuter., Jnscr., p. 1 OS) fra le città dell'interno dell'Umbria e nell'anno di Roma 52G il console Q. Fabio Massimo sconfìsse i (Salii nel contado Sostinato sì ch'ebbe gli onori del trionfo .sopra essi Galli, gli Etruschi e gli Umbri (Liv., lib. x). Ma con tutto che sionsi trovati in Sostino avanzi di torme, di tempii, ecc., e sebbene all'aitar maggior della sua chiesa fosse posta por mensa porzione di una baso marmorea allusiva alla Curia di Sostino ai tempi dell'imperatore Graziano (370 circa di C.) tuttavia la sua storia si occulta, sino al secolo XIII, fra lo tenebre.
Fu sottoposto alla Santa Sodo sino al 151G in cui Leone X lo staccò dal ducato di Urbino e dalla diocesi di Montofeltro. Avendo poi contratto un grosso debito con la Repubblica di Firenze lo cede il territorio di Sostino con le fortezze di San Leo e di Majolo. Morto Leone X, nel 1521, Francesco Maria della Rovere, duca d'Urbino, ricuperò tosto le due fortezze e solo il territorio di Sestino rimase alla Repubblica. La quale inviò a prenderne possesso il primo commissario Francesco Vettori.
Nel 153G Piero Strozzi coi fuorusciti fiorentini, tentando impadronirsi di Borgo San Sepolcro, fu sconfitto a Sostino, conio narra lo storico Benedetto Varchi che no fu testimone: < È Sostino un piccolo castelletto lungo un fiuniicello chiamato la Foglia ; ha dinanzi una piazza dove si fa il mercato con un borgo pieno di case e di botteghe. Nella terra si entra per un ponte, il quale è davanti alla porta, alla quale giunto
messer Piero, occ....... Ma niosser Piero non ebbe tanta pazienza perchè egli gridò:
dentro, dentro! Allora fu tratto un arcliibuso, il quale colse nel petto Nicolò Strozzi e