Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Arezzo
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Dell'aliti® castello rimangono la bella torre colla sua storica campana, parte delle mura e del cassero e magnificile cisterne. Non molto lungi, piccolo eremo di Santa Maria delle Calle noto per la vita romita che vi menò per molti anni, nel secolo XVIII, il misantropo conte Solari, torinese.
Pascoli naturali e nell'alto della montagna boschi clic somministrano carbone e pastura abbondante a pecore e maiali, mentre a mezza costa abbondano i castagneti e i campi sativi.
Cenni storici. — Fin dal secolo XII vi dominarono t conti Guidi per privilegio loro concesso, nel 1191, dall'imperatore Arrigo VI. Il distretto di Montemignajo fu compreso nella cosulctta Afontagna Fiorentina dopo l'atto di donazione fatto, nel 1359, dal conte Marco figlio del conte Galeotto Guidi alla Repubblica fiorentina che l'aggregò al proprio contado, accordandogli varie esenzioni rinnovate.
Coli, elett. Bibbiena — Dioe. Fiesole — F2 ivi, T. a Strada (fraz. di Castel S. Nicolò).
Prato vecchio (5318 ab.). — Sorge a 432 metri, sulla sponda sinistra dell'Arno, in una piccola pianura fra il poggio di Romena che scende sino alla sponda destra dell'Arno e quello di Lonnano e Casaline che stendesi dall'Apennino Camaldolese. Non bastando lo spazio racchiuso entro la cinta delle antiche mura alla crescente popolazione, sorse un borgo fuor della porta meridionale con strada a porticato ed ampio piazzale rettangolare, intorno al quale sorsero nuove case. La parrocchiale del Nome di Gesù giace nella piazza interna del paese, poco lungi dalle altre due chiese degli ex-monasteri di San Giovanni Battista delle Camaldolensi e l'altro contiguo delle Domenicane. Non molto lungi, pìccolo ma decente Teatro costruito or fan quasi due secoli dai benestanti che presero il titolo di Accademici.
Dirimpetto, sopra un colle, ruderi poderosi del castello medievico di Romena, mentovato da Dante nel xxx dell' Inferno, a proposito di maestro Adamo, bresciano, falsario a richiesta dei conti di Romena:
Ivi è Romena, là dov'io falsai La lega suggellata del Battista.
Presso questo castello, piuttostochò a Siena, alcuni pongono il sito di Fonte Branda del poeta.
Grande industria forestale nella cosidetta Macchia dell'Opera d'una grande estensione col porto di Poppiena, emporio o deposito d'Immense travi di abete, abetine, correnti e tavole segate nella detta macchia e trainate da un gran numero di bovi e di bifolchi. Vi si fabbrica inoltre una grande quantità di carbone, bigonce, barili, casse, scatole, pale, timoni, ecc. Vi sono lanifici e altre industrie minori.
Cenni storici. — Quantunque non se ne conosca l'origine, si hanno però memorie di Pratovecchio sin dal secolo XI. Appartenne ai conti Guidi da Battifolle e, nel 1440, fu riunito alla Repubblica fiorentina per ribellione del conte Francesco da Battifolle.
Uomini illustri. — Molti ne nacquero in Pratovecchio : e parecchi nelle sole prosapie dei Lamlini, cioè Landino di Nato che combattè valorosamente allato di Dante a Cain-paldino; suo figlio Jacopo, detto il Casentino, insigne allievo di Taddeo Gaddi, del secolo XIV, nel quale nacquevi anche Donato da Pratovecchio, amico del Petrarca, stimato ed onorato dal Boccaccio e più tardi da Coluccio Salutati: figlio di Jacopo fu Francesco il Cieco, poeta e maestro degli organi, sepolto ora a Firenze in San Lorenzo: pronipote fu il celebre Cristoforo Landino, commentatore dì Dante, maestro di Lorenzo il Magnifico ed ebbe contemporanei i due letterati suoi concittadini: Bartolomeo dell'Università di Pisa e il legista Antonio Minucci, professore nelle Università di Bologna e di Padova e nello Studio di Firenze. Nel secolo XV vi nacque D. Basilio Nardi, per opera del quale sorse la villa grandiosa dei Camaldolesi, la Mausolea, nel Comune di Bibbiena e che lasciò la mitra e la cocolla per dar di piglio alla spada e cacciar dal