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l'arte Terza — Italia Centrale
Casentino le schiere veneziane che l'avevano invaso. Finalmente, nel secolo scorso, vide la luce in Pratovecchio l'avv. Maglioratto Maccioni, celebre professore nell'Università di Pisa, e il naturalista Luigi Tramontani, il quale raccolse e ordinò, nella propria casa in Pratovecchio, vani prodotti naturali del Casentino.
Coli, elett. Bibbiena — Dioc. Fiesole — P3 T. e Str. ferr.
Stia (35G1- ab.). — Sorge a 450 metri, alla base del monte Falterona, là dove l'Arno che scende da codesto monte riceve, presso il suo primo ponte, il tributo del grosso torrente Staggia, dal quale ebbe la pieve e il paese il nome di Stia, già Staggia. Nel territorio di Stia nasce l'Arno, come abbiamo visto, nel luogo detto Capo rl'Anto. Parrocchiale dell'Assunta a tre navate e a colonne, con bizzarri capitelli del secolo XII. Dal 1SS2, nel locale del Circolo Tanncci, fu fondata una sezione del Club Alpino e un nuovo comodo albergo. Bella collezione di uccelli di oltre 000 esemplari, raccolta dall'avv. Beni. Intorno trovatisi gli antichi castelli di Romena, Porciano, Castel Castagnaio, Palagio ed Urbecli (l'ultimo dei feudi aboliti in Toscana dalle leggi leopoldine) ed alture ben coltivate, grandi castagneti e querceti.
Sopra Stia, Porciano, ove l'Arno
Tra brutti porci più de?ni di trailo. Che d'altro cibo fallo in uinan uso Dirizza prima il suo povero calle.
Nel castello di Porciano vuoisi che l'Alighieri, dopo l'invio della sua famosa lettera ad Arrigo VII, fosse sostenuto, nel 1:^11. per qualche tempo dai conti ghibellini per punirlo delle invettive ucW Inferno contro i conti C.nidi: ed è storico il maturo amore di Dante per una donna di quei luoghi. La salita a Capo d'Arno e alla Falterona (1040 m.) richiede quattro ore e l'ampio panorama dalla vetta estendesi sopra due mari. Le acque del suddetto Staggia, che nasce sopra Stia, porge da lungo tempo grande aiuto all'industria degli abitanti, mettendo in moto cartiere, paiinifìci, ferriere, e mulini. Primeggia il lanificio Ricci che da lavoro a 500 operai. Granaglie di varie specie, castagne, legnami da lavoro, pascoli, bestiame numeroso e maiali.
Cenni storici. — Fu Stia, col suo territorio, uno dei feudi dei conti Gnidi toccato al ramo dei conti di Porciano, i quali risiedevano nel vecchio castello di Stia, o Staggia, nel luogo denominato il Palagio; e dal 1100 in poi divenne capoluogo di una comunità della Repubblica di Firenze.
Uomini ili tisi ri. — Diodo i natali al celebre Bernardo Tanncci (20 febbraio 1G9S), il (piale studiò sotto Andrea Tanncci, prof. all'Università di Pisa, e passato quindi a Napoli col re Carlo III divenne primo ministro di Stato sotto il tìglio Ferdinando IV e quasi arbitro del regno; a Giuseppe 'Fanzini, amico di Federico li e di Voltaire.
Coli, cicli. Bibbiena — Dioc. Fiesole — 1>S T.
Mandamento di SAN GIOVANNI VAL D'ARNO (comprende 0 Comuni, popolazione 30,537 ab.). — Territorio in pianura e in parte su umili colline, bagnato dall'Arno e coltivato quale un giardino, sia per gli orti numerosi e i prosperi poderi, sia per i ben tenuti uliveti e vigneti, dai (piali ultimi ottiensi il rinomato dolcissimo Trebbiano di San (li or anni.
San Giovanni Val d'Arno (5010 ab.). — Giace a 131 metri in pianura, sulla sponda sinistra dell'Arno, fra Montevarchi e Figline. Ila la forma di un parallelepipedo cinto di mura e di torri con due porte grandiose, ora atterrate, all'ingresso e all'uscita della strada da Firenze ad Arezzo, la quale passa in mozzo al paese. Vie ampie e regolari; gran piazza con porticato e altro porticato minore dirimpetto all'Arno. Sulla piazza due antiche chiese parrocchiali e nella principale di San Lorenzo tre buoni dipinti del 100. Nella chiesa della Madonna dello Grazie, bella Ih collazione del Battista, di Giovanni da San Giovanni; dipinti del Vasari e del Pignone e freschi nella