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l'arte Terza — Italia Centrale
Cenni storici — Castelfranco di Sopra va debitore del suo nome e della sua origine alla Repubblica fiorentina che ne decretò l'edificazione nel 1296 e di bel nuovo nel gennaio 1299, nel (piai anno furono gettati i suoi fondamenti nel terreno degli Ubertini (li Arezzo. Senonchò le mura minacciavano, in capo a 50 anni, rovina, di che fu provveduto, nel 1355, al loro risarcimento. Alla costruzione di Castelfranco vuoisi avesse parte il celebre Arnolfo di Lapo che ne diede il disegno. Per adescare poi le popolazioni limitrofe a liberarsi dalla signoria degli Ubertini, dei Pazzi e dei conti Guidi, la Signoria di Firenze accordò, per un decennio, franchigie da ogni sorta di balzelli a tutti coloro che ponessero stanza in Castelfranco.
Coli, elett. Montevarchi — Dioc. Fiesole — P2 ivi, T. a Figline Val d'Arno.
Cavriglia (5056 ab.) — A 312 metri d'altezza, sulla spianata settentrionale dei monti del Chianti, che stendonsi sin verso la sponda sinistra dell'Arno dalla sommità di Coltibuono. Parrocchiale di San Giovanni Battista, rinnovata nel 1779 con due rilievi dei Della Robbia. Davanti ad essa un altare, pagano di breccia, serve di piedestallo a una croce. Il territorio è uno ilei più ricchi e variati in genere di coltura del Valdarno Superiore e vi prosperano in alto cerreti e castagneti; a mezza costa uliveti, vigneti e gelseti con abbondanza d'acque che scendono dai monti. Cereali, olio e vino; fabbriche di calce, laterizi; molini. Si trovano in questo territorio le importanti miniere di lignite collegate colla ferrovia alla stazione di San Giovanni, come abbiamo osservato nei preliminari e nel capitolo relativo al Comune di San Giovanni.
Cenni storici. — La piove di Cavriglia, (li antico padronato dei Firidolfi-Ricasoli, è ricordata sin dal secolo IX e il monastero di Cavriglia ebbe nome sin dal secolo XI per la santità della sua prima badessa vallombrosana, la beata llerta, figliuola dì un conte Lotario dei conti di Fuceceliio e Settimo. La Comunità di Cavriglia fu eretta ne] 1S11 staccandola da quella di San Giovanni.
Uomini illustri. — Nella frazione di Montajo nacque, nel secolo scorso, Giacomo Sacchetti, professore all'Università di Pisa e fondatore dell'Accademia Yahlarnese, detta del Poggio.
Coli, elett. Montevarchi — Dioc. Fiesole — I T. a San Giovanni Val d'Arno.
Loro Ciuffenna (5157 ab.). — Sorge presso le falde di Pratomagno, a 330 metri d'altezza, sotto balze scoscese tra le quali scorre il CiulTonua, formando graziose cascate di acqua limpidissima e fresca. Conta due chiese, una delle quali, cioè l'Oratorio della Madonna, è ricca di pregievoli stucchi. Questo paesello è uno dei più importanti del Valdarno liei suo mercato settimanale, a cui accorrono venditori e compratori non solo dal territorio circostante, ma anche dal basso Casentino e dalle principali terre del Valdarno. Esso è attraversato dalla strada provinciale dei Sette Ponti che da ima parlo conduce ad Arezzo e dall'altra immette nella provincia di Firenze. Ila strade e piazze interne. Nella piazza del Mercato sorge un moderno e magnifico loggiato in pietra entro il quale in apposite nicchie spiccano i busti in marmo di Vittorio Emanuele e di Giuseppe Garibaldi. Conta pure delle belle e civili case di abitazione.
A circa un chilometro dal paese trovasi il piccolo villaggio di Gropma, ove esiste un magnifico tempio, uno dei più antichi e meglio conservati fra gli edilizi cristiani della Toscana; il campanile è del secolo XII, ma la chiesa rimonta almeno al IX secolo. Fu dichiarato monumento nazionale.
Il clima di Loro Ciufìcuna è sano e vi si respira un'aria veramente balsamica. Il terreno è assai fertile, so si eccettua la parte settentrionale che è quasi tutta boschiva
0 a castagni, intercalata da pascoli naturali che alimentano mandre di pecore e cavalli.
1 prodotti principali sono grano, castagno, vino, olio e frutta.
Cenni storici. — La prima menzione del castello di Loro rinvionsi in 1111 istrumento del 1059 e 1 conti Guidi di Battifolle vi dominarono fino al 1293. La Signoria di