Mandamenti e Comuni ilei Circondario di Arezzo
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addietro l'ancona dipinta ai due lati (già stendardo delle processioni), di Luca Signo-relli, con dinanzi Cristo in croce e ai suoi piedi Marta e Maddalena attorno alla Vergine svenuta ; a sinistra San Giovanni, a destra Sant'Antonio; nello sfondo le tre croci e nei lati roccie fantastiche, un dipinto di prini'ordìne. Dall altra parte dello stendardo Sant'Antonio e Sani' Eligio, col piò di un cavallo nella destra e la rosetta da rimondarlo e poi ferrarlo nella sinistra; appiè dei due santi, a destra e a sinistra, due fratelli della Confraternita dei Fabbri.
Invia della Misericordia trovasi la chiesa dell'Ospedale, o Santa Maria della Misericordia, edificata in memoria della peste del 1348 e contenente un quadro della Vergine clic spande il suo manto su parecchi santi, dipinto notevole per dolcezza e semplicità, un misto delle scuole ùmbro-senese-fiorentina, di Piero della Francesca; ai due lati ritratti di personaggi contemporanei; la predella rappresenta Cristo sul monte degli Ulivi, la Flagellazione, le Tre Marie al Sepolcro, f Apparizione a Santa Maria Maddalena, ecc. Nelle quattro nicchie: San Sebastiano, il Battista, San Savino e San Bernardino.
Nella chiesa di Sant'Agostino, la Madonna del Soccorso, di Gerino da Pistoja (1502). In mezzo alla piazza l'antico originale campanile.
All'estremità della suddetta via della Misericordia sorge, preceduto da un arco, il palazzo del Connine, nel cui pianterreno è un San Luigi, di Piero della Francesca. L'antico Monte di pietà, in cui fu formato una specie di Museo dell'arte locale, contiene un fresco della Risurrezione, di Piero della Francesca, la « migliore delle sue opere >, al dir del Vasari. Il Salvatore è rappresentato con in mano la bandiera della vittoria e in atto di raccogliere intorno a sò il lenzuolo mortuario, incedendo maestosamente dalla tomba indarno custodita dalle quattro guardie armate. In codesto museo fu poi trasportato, dalla chiesa di Sant'Antonio abate, il suddescritto maraviglioso stendardo del Signorelli
Altri edilizi meritevoli di menzione in Porgo San Sepolcro sono: l'ex-Collegio dei Gesuiti, il palazzo Vescovile, il Seminario, il vasto Ospedale, l'Orfanotrofio, il Teatro. Gli Ospedali riuniti, istituiti sin dal 140G, hanno un reddito annuo di oltre 14,000 lire; di lire 10,000 il Conservatorio femminile aperto nel 1787, e di 5000 la Fraternità di San Bartolomeo. Collegio convitto, Scuola tecnica, Ginnasio comunale, Accademia della valle Tiberina, Toscana di scienze, lettere ed arti. Fabbriche di calce e laterizi, di carta a mano, macchine agrarie, di maioliche, d'olio di oliva, di paste alimentari, di sapone, di stoviglie comuni, tessitorie lana e cotone a mano, niolini, tipografie e librerie.
Non molto lungi, a nord-est dalla città, lungo la strada nella valle del Metauro, trovasi l'ex-convento cappuccino di Monte Casale in cui dimorarono ì famosi Ss. Francesco d'Assisi, Antonio da Padova e Bonaventura.
Cenni storici. — Credesi comunemente che Borgo San Sepolcro acquistasse un tal nome da due pellegrini reduci, sullo scorcio del secolo X, dal Santo Sepolcro in Palestina, i quali, sopraffatti da un miracolo, vi si fermarono e vi costruirono un oratorio per riporti le sante reliquie che avevano di là recate. I primi ad accorrervi furono i monaci Camaldolesi, i quali fondaronvi, pochi anni appresso, un monastero con chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista, ai cui abati furono accordati privilegi da Benedetto Vili, nel 1013, da Arrigo I, da Corrado lì e da Federigo I e II, i quali concessero loro anche l'ubbidienza temporale degli abitanti del Borgo. Costoro però non tardarono a costituirsi in Comune indipendente con consoli proprii, rispondendo all'anatema fulminato coll'invasione del monastero cui convertirono in palazzo civico e coll'allearsi ai popoli vicini, agli Aretini principalmente. I quali però, nel 1301, eletto a podestà CJguccioiie della Faggiuola, ruppero la lega ed assoggettarono Borgo San Sepolcro al proprio dominio.
Per opera specialmente di Guido Tarlati, vcs.co\o di Arezzo, fu quindi sottoposto alla potente famiglia dei Pietrami cito però ne fu tosto spossessata dai signori della