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l'arte Terza — Italia Centrale
Bartolomeo Tarlati con le figliuole per aver parteggiato col duca di Milano. Nella guerra che papa Sisto IV e il re di Napoli mossero ai Fiorentini, Monterchi fu affidato a Nicolò Vitelli e, nel 1529, fu assediato da un altro Vitelli, ma non si arrese se non dopo caduta Firenze. Nell'altra guerra del 16S3 fra il papa e il granduca, Monterchi fu di bel nuovo assalito e preso, non senza perdite, dalle truppe papali; ma dopo pochi giorni fu loro ritolto dalle truppe granducali.
Coli, elett. Arezzo — Dioc. Borgo San Sepolcro — PJ T.
Monte Santa Maria Tiberina (3197 ab.). — Sorge al sommo di un monte omonimo, a 725 metri dal livello del mare, alla cui base meridionale scorre il torrente Aggia ed alla settentrionale il torrente Erclii, ambidne affluenti del Tevere. Parrocchiale di Santa Maria, che diede il nome al paese e ai marchesi del Monte Santa Maria detti una volta del Colle. 11 maggiore dei monti nel territorio è il monte Mar-zana misurato dallTnghirami, che lo trovò 3294 piedi sopra il livello del mare. Oltre i boschi e i castagneti vi si trovano praterie naturali, campi salivi e vigneti. Vi si raccolgono anche tartufi e funghi in abbondanza nelle stagioni propizie.
Cenni dorici. — Sin dal secolo XI vi dominarono i marchesi che ne presero il nome di Monte Santa Maria e che appartennero indubbiamente ai marchesi imperiali che dominavano in Toscana sino almeno dal 1014. Segnalaronsi fra essi i marchesi Ranieri I e Ranieri II che ebbe dalla contessa Wiila un Ranieri III, il quale da una Caterina Trotta ebbe due tigli, un marchese Ugo, od Ugnccione, ed un marchese Guido. Questi marchesi ebbero poi la cittadinanza di Firenze, ove uno di essi fu capitano del popolo e ottennero dai re di Francia il cognome di lionilon.
Coli, elett. Arezzo — Dioc. Città ili Castello — P-' ivi, T. a San Sepolcro.
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