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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia tli Grosseto
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   e dnl paese di Pari (381 ni.) una lunga serie di poggi e colline prolungasi in direzione sud fra la vallata della Bruna a nord-ovest e VOmbrane a sud-est sino a confondersi con le colline più basse ancora (li Monteorsaio, di Campagnatico, di Montepescali. Più al basso stanno i colli di Moscona, sui quali sorgeva l'antichissima città etnisca Roséllae e dei quali il maggiore è monte Brandoli (327 ni.). Dalle falde di queste amene colline sino al mare stendesi, per circa 20 chilometri, la triste ed insalubre Maremma grossetana.
   Ma le maggiori altezze della provincia sono da cercare sulla sinistra dell'Om-brone. Ivi e al confine della provincia di Siena elevasi il gruppo poderoso del monte Annata, la cui vetta più eccelsa (1734 m.) non trovasi per intiero nella provincia, ma di cui 11011 mancano in questo elevazioni cospicue: il Sasso dì Maremma, nel Comune di Castel del Piano ; il monte Labbro (1187 in.), in quel di Arcidosso ; il poggio Pinzi ( 1154 ni.) e U monte di Castellazzara (1107 m.), nel Comune di Santa Fiora, e finalmente il monte Vìtozzo (914 ni.), nel Comune (li Sorano. In questo gruppo importante d'alture amiatensi che stendonsi, per una lunghezza di circa 20 chilometri, pressoché da nord a sud, hanno le loro fonti gli affluenti principali dell'Ombrone, m un coi due tinnii primari di codesta porzione della provincia grossetana, VAlbegna e la Fiora, (la cui pigliano nome lo due vallate della provincia grossetana sui conlini con la romana.
   Fra le basse colline di Magliano sulla destra dell'Albegna e quelle della Marsilio n a e di Capalbio sulla sinistra stendesi l'ampia pianura paludosa in gran parte, che confina col mare e col predetto monte Argentare, congiunto al continente da due anguste lìngue di terra composte di depositi marini, Son questi i due tomboli che diedero origine allo stagno di Orbetello, il quale, dicesi, non esistesse or fa quindici secoli. Fra Talamone e il padule di Grosseto veggonsi ì monti dell' Uccellino, che formano ini promontorio lungo circa 12 chilometri II territorio della provincia di Grosseto può perciò dirsi occupato per una quarta parte dai monti, per più di una metà da colline, e per un quinto dalle pianure.
   Fiumi — L'agro grossetano dimostra quali devastazioni cagionino le acque abbandonate a sè stesse, come le fertili campagne della bassa Lombardia attestano per lo contrario quanto le acque stesse siano benefiche, quando sono guidate dalla mente e dalla mano dell'uomo a fertilizzare la terra. Grande è la copia delle acque nella provincia di Grosseto e dei fiumi che l'irrigano già si ò detto di passata nell'introduzione alla Toscana; giova però aggiungere qui alcuni particolari.
   Il fiume principale della provincia è : 1. L1 Ombrone, detto Ombrane maggiore o Sanese, o più veramente Ombrone Grossetano, per distinguerlo dal Minore o Pistoiese. Nasce nei colli del Chianti, a 350 metri d'altitudine, e sbocca nel Tirreno a Bocca (VOmbrone, dopo un corso di 1G6 chilometri, in un bacino di 4200 chilometri quadrati e dopo percorse le provincia di Siena e di Grosseto, quest'ultima da greco a libeccio per circa 60 chilometri, dalla confluenza dell'Orda al mare.
   Il bacino ùolYOmbrane si può dividere in quattro sezioni: 1° bacino di Siena; 2° di Montalcino; 3 di Paganico e 4 di Grosseto. In quest'ultimo bacino si può comprendere tutto il territorio occupato dal padule di Castiglione della Pescaja in cui sboccano varii scoli d'acqua dai poggi di Prata, dal lago dell'Accesa, dai monti di Sasso fortino, di Montemassi e dalle pendici orientali dei poggi di Gavorrano. Questo quarto bacino non occupa per intiero che le Comunità di Grosseto e di Castiglione (Iella Pescaja ed in parte quelle di Gavorrano, di Massa Marittima, di Roccastrada e di Scansano.
   Furono aperti per l'Ombrane due canali grandiosi destinati a raccogliere le sue acque torbide e condurle a colmare quel vasto padule, nel quale entrano pure, da ponente e da maestro di Grosseto, la Bruna, la Sovata, la Fossa ed altri torrenti minori, per tacere degli artificiali, divenuti quasi inutili dopo l'apertura dei due canali
   CO — a.» I»al ria, voi. Ili, parte 2°.