Provincia tli Grosseto
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a cagione degli ottimi risultati ottenuti in vai di Chiana e che tanto avevano illustrato l'idraulico Fossoinbrom,
Furono riordinati gli scoli occorrenti nella pianura di Grosseto, dividendola in tre zone rispetto alle acque che vi mettono capo. Tutte le acque della zona centrale, vale a dire, quelle della Bruna, della Sovata e dei due diversivi dell'Ombrone gittansi m mare per la fiumana di Castiglione o per la nuova Bruna od attraverso il bacino della colmata. Quelle della zona a destra della colmata d'Ombrone vanno tutte al mare o per la botte di Macchia Scandona o per via diretta dalle valli a destra della nuova Bruna per mezzo dell'Allacciantina. Per ultimo la terza zona, a sinistra delle colmate d'Ombrone, versa del pari i suoi scoli pel canale Tanaro, scavato lungo l'estremo contine del suddetto padule.
Altro nuovo canale fu aperto dal luogo detto il Poggiale sino alla casetta di Nicolò ove congiurigesi al canale Tanaro. Altri scoli mettono poi capo al passo dei Molini, allo scolo dei terreni fra la strada di San Rocco e la destra dell'Ombrone fu provveduto col riordinare ed ampliare i fossi già esistenti di San Rocco e del Razzo, ambidue con cateratte angolari. Da ultimo fu dato mano al riordinamento della Molla, la quale va a sboccare direttamente nella Bruna o, in caso di piena, nel!'Allacciantina, con una caduta di metri 2.14 sopra il basso mare.
In una relazione al Ministero d'agricoltura trovansi 1 seguenti dati sulle bonifiche nella provincia di Grosseto: padule della Bassa, 85 ettari; della Tagliata e Macchia Tonda, 291 ; laghetto Nizzi, 17; padule di Campo Regio, §94; stagno di 'Vaiamone, 304: tutti in mandamento di Orbetello, prosciugati e bonificati per scolo e con colmate.
Anche nel territorio di Roccastrada si pose in opera lo stesso metodo. A Pitigliano altresì la regione detta Pantano fu risanata col medesimo metodo per G0 ettari. La gronda est del padule di Castiglione della Pescaja e sue attinenze fu bonificata iter 5460 ettari. Le colmate dell'Ombrone hanno dato buoni risultati come quelle che hanno ricuperato molto territorio a grano, a frumento ed a pascolo. Nel Comune di Castiglione, nel recinto della Bruna e spargitoi, furono compiute bonifiche per centinaia d'ettari. Nel padule di Scarlino fu immesso il fiume Pecora con buon risultato. Le bonifiche di Scarlino, Orbetello, Roccastrada, Castiglione e Grosseto furono eseguite dal Governo e quelle di Pitigliano dal proprietario del fondo con sovvenzioni governative.
Geologia — La costituzione geologica del suolo della provincia di Grosseto è sva-riatissima, comparendovi terreni stratificati e roccie eruttive di varia natura ed età. Le più antiche fra le roccie stratificate sono costituite da scisti, arenarie e puddinghe quarzose spettanti alla parte meno antica dell'epoca primaria e compariscono, in ispecial modo, nei territori di Roccastrada, Campagnatico e Grosseto. Ad esse fanno seguito calcari cavernosi e compatti dolomitici, calcari compatti e saccaroidi, scisti e diaspri dell'epoca secondaria, che presentansi in plaghe isolate presso Grosseto, nei monti dell'Uccellimi e di Capabbio (Orbetello), nel monte Argentario, presso Rocca-strada, Massa Marittima, Montieri e nel monte Attuata. Vengono poi le arenarie e le roccie calcareo-argillose del periodo più antico dell'epoca terziaria, che formano la maggior parti del territorio della provincia; quindi i terreni argillosi, sabbiosi e ciottolosi della parte più recente della stessa epoca terziaria, i quali compariscono di preferenza lungo le valli dell'Ombrone, della Bruna e della Pecora e che (pia e là, come a Montemassi, racchiudono banchi di lignite. I terreni più recenti, quaternari*, sono rappresentati da travertini, di cui si hanno ampie distese nel Massetano e hi quel di Grosseto, nonché da terreni alluvionali, che costituiscono i letti delle vallate e le pianure palustri di questo territorio. Fra le roccie eruttive sono (la segnalarsi il granito di Gavorrano e del Giglio e le traclnti di Roccastrada e del monte Amiata.
La provincia di Grosseto è ricca (li miniere di rame, specialmente nei territori di Massa Marittima e di Montieri ; di piombo argentifero pure a Massa Marittima ; di