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   l'urie Terza — Italia Centi ale
   Mandamento di CHIUSI (comprende 3 Comuni, popol. 13,987 ab.). — Territorio già improduttivo e malsano per le acque stagnanti della Chiana, bonificato in seguito, sì che vi allignano bene Pulivo, la vite e ogni sorta di cereali, principalmente nel piano. V circa 3 l/a chilometri dal capoluogo è il laghetto o Chiaro di Chiusi, più profondo anticamente e più vasto: credesi formasse già un sol lago con quello di Montepulciano.
   Chiusi (5005 ab.). — Siede sopra un'agevole e quasi isolata collina sabbiosa, a 39S metri dal livello del mare, fra il torrente Astrone che ne lambisce la base a libeccio, e la Chiana clic gli passa sotto, dirimpetto a greco. La città è attraversata ila parecchi passaggi sotterranei detti Labirinti pieni a mezzo d'acqua e sottominata da camere sotterranee anch'esse, alle quali si accede presso San Francesco, da piazza del Duomo e sotto il giardino Paoìozd. Tre porte introducono nella piccola città, la quale ha vie. discretamente spaziose, belle e in parte, nuove, case con grandi cantine nei suddetti sotterranei.
   Il duomo di San Secondiano (di cui la prima menzione risale al 1191) è costruito coi ruderi dì antichi splendidi edilizi romani: diciotto disparate antiche colonne marmoree sorreggono gli archi tondi delle tre navate ed un'urna di marino africano racchiude le reliquie di Santa Mustiola, nelle cui catacombe furono rinvenute molte iscrizioni cristiane. Dietro il coro vedesi aurora un frammento delle antichissime nutra etnische. Nella crociera a sinistra è VAdorazione di Gesù Bambino, del Fnngai. 11 campanile, staccato accanto al Duomo, e del secolo XIII Nella sagrestia è un antifonario con antiche miniature senesi.
   Dal Duomo, davanti la citta scendendo alla locanda del Leon d'Oro, si gode una superba veduta delle montagne, della pianura e dei laghetti di ( hinsi e Montepulciano.
   La chiesa di San Francesco vuoisi fosse un tempio antico dì Diana ed ha ancora un antico cippi». La chiesa di Santo Stefano possiede mi quadro di questo martire, del (inocchi. L'attiguo monastero fu convertito, sotto i grandnchi, in un istituto educativo per le fanciulle. La chiesa dì Santa Maria, il palazzo Pretorio, il palazzo Civico e il Vescovile sono i più importanti dei rimanenti edilizi pubblici.
   Presso l'antico castello fu costruito, nel 18:12, mi bello sferisterio, o giuoco del pallone, con alberi e piedestalli dietro i sedili, sui (piali veggousi monumenti etruschi e romani. L'agevolezza a raccogliere antichità in questa regione etrusco-romana ha dato origine a vani Musei privati, andati poi dispersi. Oggi rimane solo il Museo Paohzzi; l'altro più celebre Cu sa rei ni fu acquistato dal (inverno per il Museo di Palermo. Quest'ultimo diede specialmente materia alla pubblicazione intitolata: Museo Etrusco Chiusino ( 1833-31, in 2 voi. in-lj, con 210 tavole in rame contenenti, fra le altre cose, piti di quaranta sarcofaghi in marmo e più di cento in terracotta.
   A mezza strada, fra la stazione e la città, furono scoperte, nel 1S48, le catacombe di Santa Caterina con una cappella, da cui diramatisi tre corridoi con tre ordini di sepolcri. Le iscrizioni ivi rinvenute sono del tempo degli Antonini. Non vi sono loculi come nelle catacombe romane, si una serie di cavita ad arco nella sabbia indurita capaci di due o tre cadaveri.
   Il Museo Cìvico etrusco, in via della Misericordia e in due sale, fu trasportato ultimamente nel palazzo Pretorio. All'ingresso: bel busto iVAugusto; un Canopo in creta rossa; cinquantotto sarcofaghi con scolture e grande sfinge alata; coperchio arcaico di un sepolcro; cippo marmoreo con sfinge e danza donnesca al suono delle tibie e della lira. Le urne sono la più parte di travertino, più raramente di alabastro o di marino, e portano spesso vestigio dì colori nelle figure giacenti e nei rilievi. Ilei vasi neri arcaici, focolari, canopi, specchi, patere, candelabri, piccoli lari, chimere, ecc. Chiusi aveva la propria fabbrica di vasi ed era centro della manifattura del huccluro etnisco.
   Nel palazzo Civico, al primo piano, in una sala supplementare al suddetto Museo Civico, ammirnnsi vasi neri di bucchero con rilievi di una bellezza particolare e nel