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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Terza. — Italia Centrale
   Cenni storici. — Clusium, città interna delPEtrnria, una delle piò antiche e potenti ed una, senza dubbio, delle dodici della famosa Confederazione Etnisca, era situata a circa H2 chilometri da Cortona, su d'un dolce poggio ergentesi dalla valle della Chiana, presso un laghetto del suo nome e detto sempre lago di Chiusi. Dice Strattono che distava 800 stadii (100 miglia romane) da Roma, e ciò consuona coIVItinerario Antoniniano.
   Tutte le relazioni concordano nel rappresentar Chiusi qua! città antichissima e Virgilio noìVEneide (x, 107) l'annovera fra le città etnische che aiutarono Enea contro Turno. Dicesi che il suo nome originario fosse Camars. donde s'inferì die essa fu in origine una città dell'Umbria (il che è assai probabile in sò) e che pigliasse il nome di Clusium quando cadde nelle mani degli Etruschi (Clfver. Jtal, p. 507; Mììller, Etr.. L p. 102). Servio (ad Aenx. 107) deriva ii suo nome di Clusium da Clusius, figliuolo di Tirreno, ma 11011 è certo. Certo è invece che quando comparisce primamente nell'istoria era uno degli Stati etruschi più importanti e potenti, quantunque non abbiavi autorità per supporre, come hanno fatto alcuni autori, che fosse la metropoli deirEtruria.
   La preminenza che assunse sotto il governo di Porsenna era dovuta evidentemente in gran parte all'abilità personale ed alla riputazione di questo Inalinone. Nò Livio uè Dionisio lo rappresentano al comando di altre forze che quelle del suo proprio Stato, quantunque scrittori posterioi i la chiamino retoricamente h'c.r Etrnscorum. In un periodo anteriore altresì Dionisio dice che i Chiusini si strinsero in mia lega con altre quattro citta etnische ( Vrezzo. Volterra, Rosolie e Vetnlonia) contro Tarquinio il Maggiore sul piede di una perfetta uguaglianza.
   E impossibile determinare quel che vi abbia di storico nella leggenda dell'assedio di Roma per Porsenna, ma pare non abbiavi ragione di porre in dubbio il fatto della sua spedizione e della prosa di Roma (Xnm'un, voi. ì. pp. ÒIG-MS). In seguito ei mandò un esercito sotto il tìglio Aionte ad assalire Ariccia, ma d giovine principe fu sconfitto ed ucciso (Liv. u. 14). D'allora in poi nulla più si sa di Clnsinm sino all'invasione dei Galli Sornioni (nel 391 uv. C.), quali, quantunque ponessero dapprima l'assedio a Clusium. furono costretti in breve a volger le loro armi contro di Roma e Clusium scampò per tal modo alla distruzione. Quasi ini secolo dopo avvenne mia seconda invasione dei Sornioni, * quali fecero (nel 29.1 av. C.ì una seconda irruzione uell'Etruria, tagliando a pezzi una legione romana che vi stanziava (In., x. 2>, 20).
   Durante le guerre dei Romani con gli Etruschi 11011 sono mentovati i Clusini che una volta insieme ai Perugini fra i nemici dì Roma: nò abbiamo notizia dell'epoca in cui passarono sotto il giogo romano. Clusium è poi rammentato (nel 22» av. C.) durante la gran Guerra Gallica, quando più formidabili invasori comparvero per la terza volta sotto le sue mura poco prima della loro sconfitta a 'Paiamone (Poun., 11, 2;»).
   Durante la seconda Guerra l'unica i C hisini somministrarono grano e legname alla squadra di Scipione; nelle guerre civili fra Siila e Mario pare parteggiassero, con molto altre città delPEtrnria, per Mario. Due battaglie successive furono combattute in vicinanza immediata della città e in ambedue i seguaci di bilia rimasero vittoriosi (Liv., Epit., Lxxxvm).
   Assai poco ò noto di Clnsinm sotto l'Impero Romano, ina le iscrizioni attestano la sua esistenza continuata qnal città municipale: Plinio distingue i Clusini nori dai Clusini vetcres, donde parrebbe che. a somiglianza di Arrctium (Arezzo), ricevesse lina nuova colonia di cittadini con diritti separati.
   Nelle invasioni dei Barbari fu conquistata dai Goti e presidiata con 1000 soldati da Vitige (Puocop., De He/lo Gotico, lih. 11. cap. 1); vinti i Goti, fu distrutta da Nar-sele. Tornò a far parte del Ducato Romano sotto la dipendenza degli imperatori di Costantinopoli ed assediata, quindi presa e saccheggiata da Liutprando, re dei Longobardi, sotto 1 quali divenne la sede di 1111 vasto ducato. Verso il 770 ebbero fine con Regiualdo i duchi longobardi di Chiusi a cui tennero dietro i conti franchi.