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l'arte Terza. — Italia Centrale
Uomini illustri. — Molti ne vanta Cetona, primo fra i quali Luca Contile, nato nel 1506, morto a Pavia nel 1574, letterato, poeta e diplomatico; Ulisse Ghelardini, vescovo di Sessa; Fabrizio Beltrami. autore d'opere assai pregiate ; Giuseppe Tosoni, cappellano segreto di papa Alessandro VII; Arcangelo Processi, segretario del principe Chigi sotto il pontificato di Alessandro Vili; G. B. Volpini, rinomato commentatore del Farinaccio; Dionisio Pignatelli. uditore del Tribunale criminale di Genova e di Firenze; Fabrizio Beltrami juniore. valente giurisperito e letterato; Galeazzo Valenti, illustre chirurgo, chiamato a curare varii principi ed anche Alessandro VII; Antonio Clemente, musicista di grido; Luigi Cremani, dotto giurista, e finalmente Alessandro Corticelli, dotto igienista, professore nelle Uuiveisità di Siena, Pisa e Firenze.
Coli, elett. Montepulciano — Dioc. Chiusi — P5 e T. locali, Str. ferr. a Chiusi.
Sarteano (4042 ab.). — Sorge a 573 metri di altezza, fra Chianciano e Cetona, presso la base settentrionale del monte di Cetona. sulla sinistra del fosso Oriato, affluente dell'Astrone. Ha tre chiese parrocchiali, fra le quali la collegiata dei Ss. Lorenzo e Apollinare, nella cui sagristia ammirasi mi Annunciazione del Sodoma Le mura medieviclte presentano un aspetto pittoresco da tutti i punti della valle. La collezione privata di antichità etnische del cav. Bargagli contiene urne cinerarie molto interessanti e quella del sig. Fanelli si compone di monete e medaglie. La più parte di questi oggetti furono rinvenuti in una necropoli etnisca sul pianoro a ovest di Sarteano, da cui proviene la maggior parte della collezione dei vasi neri nella galleria degli Uffizi in Firenze. Ne furono anche rinvenuti sul monte Solaja. a nord di Sarteano ed alcuni pochi sui pendii ed anche sulla vetta del monte di Cetona. Le tombe consistono generalmente in camere separate con un pilastro centrale ed un risalto od orlo in giro alle pareti con dipinti. In generale le colline che cingono la valle a ovest, da Cetona a Montepulciano, abbondano ili sepolcreti etruschi i quali contribuiscono ad attestare la grandezza dell'antichissima Chiusi.
11 territorio di Sarteano produce: castagni, qnercie, ulivi, viti, cereali e frutta. Nei dintorni trovansi le seguenti acque minerali:
1. Acqua acidulo-frrrm/iunsa del Ponticello. A circa un miglio a est da Sarteano, sulla strada rotabile che va a Cetona e alla destra del torrentello Costolaja, sgorga l'acqua minerale del Ponticello, la quale ha la temperatura di 15°, è limpida ed ha un sapore acidulo-ferrmiinnso. Fn allacciata nel 1S31 e circondata nello istosso tempo da una piccola fabbrica quadrata e coperta, invece del tetto, da una piramide. È molto acidula e ferruginosa e fu trovata valevole nella cura dei calcoli e della renella, nei catarri vescicali, nella leucorrea, nella clorosi, nelle ostruzioni, segnatamente della milza e del fegato e nelle lenti gastro-enteriti. Si piglia in bevanda.
2. Fonte Fcuicna. Kannneutata sin dal 1205 nello Statuto di Sarteano. Secondo la Statistica governativa delle Acque minerali essa è sulfurea, ha la temperatura di 30 gradi e si usa per bagno nella rigidità delle articolazioni susseguente a fratture.
3. Acqua di Santa Lucia. Trovasi a mezzo chilometro a ponente dell'abitato ed è considerata efficace nella cura delle oftalmie.
Cenni storici. — Dalle memorie più antiche rilevasi che il castello di Sarteano, lino almeno dal secolo XI, era signoreggiato dai conti Manenti detti di Sarteano, e derivanti dai conti senesi Della Berardenga. dei (piali si hanno notizie fin dal secolo IX. Nel 1401 gli abitanti si diedero spontaneamente in accomandita alla Repubblica di Siena, la quale nel 1400 fece riedificare il castello mediante la somma di lire 1000 sborsate a certo maestro Arrigo, da rimborsarsi però dagli abitanti; Giacomo di Niccolò Piccinino, con un corpo di truppe napoletane, dopo presa Cetona, si accampò intorno alle mura di Sarteano; ma gli abitanti si difesero sì strenuamente che il Piccinino levò il campo. Due anni dopo la caduta di Siena, Sarteano si sottomise a Cosimo I.