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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Arezzo - Grosseto - Siena
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 212

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Montepulciano
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   Castiglione d'Orcia (4408 ab.). — Giace all'altezza di 554 metri, al sommo di un poggio rivestito di piante domestiche e viti ed ulivi che vi prosperano vantaggiosamente, sul cui fianco orientale passa la strada provinciale del monte Annata e la cui base, dal lato di nord, è bagnata dall'Orda, dirimpetto ai Bagni di Yignoni. Le mura dirute racchiudono due chiese, fra cui la parrocchiale di Santo Stefano, ove osservatisi pitture del secolo XIV. 11 paese non ha cosa alcuna di rimarchevole, ma è pulito, con quasi tutte le strade lastricate e con tutte le comodità che la moderna civiltà esige. Con R. decreto del 7 luglio 1807 gli furono aggregate le frazioni di Campiglia d'Orcia, Bagni di San Filippo, ecc., staccate da Abbadia San Salvatore.
   Bagni di San Filippo e suoi dintorni. — Il villaggio di San Filippo forma parte della parròcchia di Campiglia d'Orcia e consiste in poche e meschine casupole, circondate da mofete, in un'angusta fossa, alle falde del monte Zoccolino, ove dal luglio al settembre trovansi riuniti
   E di Sardigna e di Maremma i mali.
   I Bagni di San Filippo trovansi nel suddetto villaggio ed annoveransi fra i più rinomati ed i più frequentati della Toscana. L'acqua scaturisce con due polle dai fianchi di una collina scoscesa e prima di giungere al Bagno depone, per via tale una quantità di carbonato di calce che se ne rivestono i campi, le piante, le pietre e qualsiasi corpo immerso in essa. L'architetto Leonardo da Vegni immaginò, nel 1788, eli trarre profitto dall'azione singolare di quest'acqua per ricavarne bei lavori in bassorilievo. Le forme concave dei lavori che voglionsi ottenere si sospendono a legni, a traverso, in maniera che vi cadano dentro gli spruzzi dell'acqua minerale, i quali le riempiono di molecole finissime di tartaro, formando in tal modo i detti bassorilievi chiamati Plastiche dei Tartari.
   L'acqua dei Bagni di San Filippo, di una temperatura di gradi 50 ed oltre, è solforosa e raccomandata particolarmente nelle affezioni reumatiche, artritiche e gottose, nelle malattie cutanee, nelle spine ventose, ecc., e vi accorrono annualmente da 300 a 400 persone, due terzi delle quali vuoisi guariscano perfettamente e l'altro terzo grandemente migliori. Per l'alloggio gli infermi trovano in San Filippo i comodi necessari. Nei dintorni di San Filippo sgorgano altre acque salutari dette: Acqua Santa di San Filippo, Acqua della Madonnina del Fosso Bianco, Acqua Santa presso il torrente della lìondinaja ed Acqua di San Leopoldo.
   Cenni storici. — Il castello di Castiglione d'Orcia appartenne anticamente ai potenti conti Aldobrandeselii, ai quali fu tolto colle armi, nel 1250, dai Senesi che lo restituirono alla pace. Senonchè, nel 1280, il castello divenne il nido di fuorusciti ghibellini senesi, i quali vi si mantennero sino al 1300, nel qual anno Siena se ne impadronì di bel nuovo, indennizzando gli Aldobrandeschi di Santa Fiora. Passò quindi nei Salimbeni, che vi dominarono sino al 1418, e fu allora che venne incorporato Stabilmente al territorio della Repubblica di Siena, di cui seguì la sorte.
   Coli, elett, Montepulciano — Dioc. Montalcino e Chiusi — P2 e T. locali, Str. ferr. a Monte Andata (fraz. di Montalcino).
   San Quirìco d'Orcia (1821 ab.). — Siede a 424 metri di altezza e a 7 chilometri da Pienza, sopra una collina di sabbia conchigliare, attraversata dalla strada postale romana, con mura riedificate nel 11-72 e tre porte, una detta porta Carnai doli verso Siena, la seconda detta porta Ferrea verso Radicofani e la terza detta porta dei Cappuccini, da un ex-convento di questi frati, verso Pienza.
   La collegiata di San Quirico e Giulitta, vaghissimo e preziosissimo monumento, si può dire che rappresenti tutte le fasi dell'architettura. Fondata nello stile romano del secolo Vili, fu in parte riedificata nello stile ogivale, con coro del secolo XVI ed accessori del XVII. La porta ovest ò vagamente scolpita a figure di draghi in lotta, con