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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'irti Quarta — Italia Meridionale
   In via Due Principati fu costruito, noi 1871, su disegno dell'architetto Achille Denti, un edifizio elegante a uso di piazza coperta pel mercato dei commestibili; ina essendo poco frequentato il Municipio ne cambiò la destinazione e, nel 1S87, vi trasferì gli uffizi della Posta e del Telegrafo.
   Nell'elegante palazzo già De Conciliis, in piazza del Duomo, siede la Camera di commercio in un con la scuola d'arte applicata alle industrie.
   Fig. 4. — Avellino : Avanzi del Castello dei principi di Avellino.
   Il Regio Collegio Pietro Colletta, in fondo al Corso e in faccia all'Orto Botanico, è l'edifizio più maestoso e più bello della città, costruito nel 1831 lungo il Corso, con un bel giardino di fiori e piante. Si arriva al primo piano per un'ampia scala a due rampe, che parte dalla base di una rotonda altissima, sorretta da dodici colonne e con nelle pareti belle iscrizioni commemorative, fra le altre quelle a Francesco De Sanctis e al filosofo Antonio Galasso, bibliotecario della Nazionale di Napoli; due glorie della provincia avellinese. L'edifizio contiene ampii dormitorii, una cappella, una biblioteca, una palestra per la ginnastica ed accoglie un gran numero di alunni.
   teatro, prigione, ospedale e cimitero
   Il Teatro, detto in prima Ferdirandeo ed ora Comunale, fu costruito nel 1817 sotto l'intendente De Filippis sull'area dell'Ospedale di Sant'Onofrio e restaurato dal Comune nel 1877. Ha una facciata disegnata da Achille Fiossi, ingegnere avellinese, tre ordini di palchi, oltre il loggione, la vòlta dipinta e un sipario del Palizzi rappresentante il Genio della Provincia che addita la Città ai due Circondari di Sant'Angelo dei Lombardi e di Ariano di Puglia.
   L'ampia prigione, nel lato meridionale del corso Vittorio Emanuele, fu costruita nel 1827 sotto Francesco I di Borbone e su disegno del valente architetto Giuliano De Fazio, in sostituzione delle luride e malsane prigioni antiche. La prigione nuova ha forma esagonale e si compone di cinque grandi edifizi, con in mezzo una cappella e in