Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno', Gustavo Strafforello
Pagina (42/423) Pagina
Pagina (42/423)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
42 l'irti Quarta — Italia Meridionale
prospere annate vi si fanno buoni raccolti (li cereali, vino, olio e frutta. Hi mancano i boschi ed i pascoli, nei quali si alleva un bestiame numeroso.
Coli, elett Atripalda — Dioc. Avellino — P' e Str. lerr, ad Avellino, T. ad Atrijialda.
Tavernola San Felice (649 ab.). — A 410 metri d'altezza e a 4 chilometri da Atripalda, in colle: si compone della frazione Sabina, che fu staccata da Atripalda e di varie case disseminate. 11 territorio, in colle e in pianura, produce cereali, vino, olio, frutta, ecc. Aria salubre e buona e copiosa acqua potabile.
Cenni storici. — I tre Comuni di Tavernola, Ajello del Sabato e Cesinali formarono parte, sotto il feudalismo, del feudo di Atripalda, di cui furono considerati casali.
Coli, elett. Atripalda — Dioc. Avellino — P* e SLr. ferr. ad Avellino, T. ad Atripalda,
Mandamento di BAJANO (comprende G Comuni, popol. 12,459 ab.). — Territorio ferace di granaglie e di vino ed abbondante di cacciagione, ma molestato dai venti nordici e soggetto alle inondazioni delle acque che scendono dai monti di Summonte, T'ora, Monteforte e Lauro.
Bajano (2G46 ab.). —11 territorio di questo Connine trovasi a 190 metri d'altezza, in pianura, in cui scorgonsi avanzi di antichi monumenti e godesi d'aria salubre. È un paese antico ed era assai più popolato in addietro. Sta sulla linea ferrov iaria Napoli-Nola-Bajano e vi ha un servizio di vetture per Avellino in corrispondenza col primo, secondo e quinto treno, così all'arrivo come alla partenza.
Coli, elett. Bajano — Dioc. Nola — P2, T. e Str. ferr.
Avella (3745 ab.). — A 200 metri d'altezza e a 2 chilometri da Bajano, sul declivio di un colle ameno circondato da altri colli e da monti, presso le fonti dell'antico Cìanfum, ora Lagno. Dista da Napoli 3G chilometri e da Nola 7; ma è in comunicazione con le dette città con la ferrovia ridotta Napoli-Nola-Bajano. Avella è divisa in quartieri con quattro chiese parrocchiali e vi si gode d'una prospettiva stupenda, che slendesi fino a Napoli. Nel monte detto ùq\Y Angelo, presso la città, è la grotta degli Sportiglioni (pipistrelli), un'ampia caverna le cui stallatati addimaiidansi pietra d'Avella. Nel giardino dell'ex-palazzo feudale del principe Colonna Dona vi è 1111 secolare e maestoso albero di platano, che desta meraviglia ai frequenti visitatori per la sua grandezza, misurando alla base m. 11 di circonferenza.
Il territorio di Avella, fertilissimo, produce cereali, segnatamente granone eccellente, olio e vini squisiti, saporite nocciuole, pomi e altre frutta. Boschi e pascoli ubertosi; miele in abbondanza e di ottima qualità; salami e ricotte rinomate.
Cenni storici ( 'AGùloi, Abellaims). — Avella Vecchia, a circa 3 chilometri dalla odierna Avella, era, al dir di Giustino (xx, 1), una città greca d'origine calcidica, il che indurrebbe a supporre che fosse una colonia di Cuma; ma in un periodo posteriore essa divenne al fermo una città osca come la vicina Nola. Non se ne trova menzione nella istoria, quantunque essa dovesse essere in qualche periodo una città importante. Strabene e Plinio la pongono ambedue fra le città interne della Campania; e quantunque si legga nel Lìber de Coloniis che Vespasiano vi pose 1111 numero dei suoi liberti e dipendenti, sembra però clic non avesse allora raggiunto ancora il grado di colonia di cui la troviamo insignita alRmpo di Trajano e tal divenne probabilmente sotto questo imperatore (Plin., 111, 5; Lib. Col., p. 230; Gruter, Inscript., p. I09G).
Apprendiamo da Virgilio e da Silìo Italico che il suo territorio non era fertile di grano, ma ricco di alberi da frutta (maliferae Abdia e)-, le vicinanze altresì abbondavano di nocciuoli 0 avellani di qualità squisita, detti perciò nuces Avcllanae (Vmc., Aen., vii, 710; Pi,in., xv, 22; Serv., ad Georg., 11, Gò).
La città moderna di Avella è situata nella pianura presso le falde dell'Apen-nino; magli avanzi della città antica, detti sempre Avella Vecchia, occultano un colle