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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Salerno
   3-27
   abbondanti invece e perenni nei pozzi, scavati a pochi inetri nella valle e nelle colline. Negli spianati delle alture e dei colli sono disseminati pittorescamente villaggi, casali e borgate; ad ogni punto elevato case coloniche per la coltura dei campi, per l'allevamento ed ingrasso del bestiame bovino e per la cura del tabacco; ad ogni piò sospinto ville, casini, palazzi di delizie, giardini, viali, alberghi di lusso; nel centro il grande borgo con edilizi sontuosi, nobili, eleganti e ben ordinati costituiscono insieme la città di Cava, che per l'aria balsamica, pel clima dolce, per la bellezza dei luoghi, alla vista del mare, alle fresche aure marine e montuose, richiama a prediletta dimora, nei mesi estivi, tanti forestieri e moltissime famiglie nobili e ricche di Napoli e delle Provincie meridionali.
   Questo territorio ebbe il nome di Cava nell'XI secolo pel monastero della Santissima Trinità, che allora dicevasi della Grotta o De la Cava. Prima faceva parte del territorio di Salerno ed era diviso in quattro borgate : Metelliano, Corpo, Bassiano e Sant'Adiutore; nel 1058 il principe Gisulfo II lo distaccò dal territorio salernitano, donandolo intero all'abate del monastero predetto; le quattro borgate, conservando le proprie autonomie ed amministrazioni, presero insieme il nome di Terra de la Cava; nel 13!)4 furono riunite in una sola università col titolo di città, che tuttavia degnamente conservano. Nel 1800, con decreto sovrano, dal territorio cavese fu separata la parte marittima, bagnata dalle azzurre onde del Tirreno, per formarne i due Comuni di Vietri sul Mare e di Cetani, rimanendo così l'attuale territorio di Cava, a poco più di 2 chilometri distante dal lido, ina in sito elevato e dominante.
   La ferrovia, come un diametro, taglia, da nord a sud in due parti eguali il territorio; la stazione è nel centro della valle, a pochi passi dal borgo Grande; la bellissima via provinciale, parallela alla ferrata, corre attraverso il borgo per più di un chilometro, fiancheggiata da porticati, che procurarono alla città il nome di piccola Bologna. Da questa via provinciale partono 84 chilometri di strade rotabili, in tutte le direzioni, per la valle, per le alture, per le colline, tra villaggi e villaggi, tra borgate e borgate, lino alla radice dei monti, oltre delle vie mulattiere che menano sulle creste ed alle sommità di essi.
   Cava è città vescovile con bella cattedrale e chiese magnifiche, Capitolo regio, Seminario e palazzo Vescovile, palazzo Municipale con un ricco e ben ordinato Archìvio, Ginnasio municipale pareggiato con 180 alunni, 32 scuole elementari pubbliche, due Asili d'infanzia con 400 bambini iscritti, un Orfanotrofio femminile, un Asilo di mendicità, un Monte di pegni, una Congregazione di carità con ricco patrimonio, una Banca popolare cooperativa, un Ospedale civico, un bel Teatro, una Banda cittadina, ville e giardini pubblici, illuminazione elettrica, piazze magnifiche e passeggiate amene, due Società operaie, tre Circoli sociali, un Comitato di signore per soccorso ai poveri, l'Ospedale militare divisionale delle Provincie di Salerno e Potenza, una Fabbrica regia per la manifattura ed un'Agenzia per le coltivazioni dei tabacchi, tra le prime del Regno d'Italia, alberghi di prim'ordine, tra cui YAlbergo dì Londra, che gareggia con quelli di Parigi e di Bruxelles.
   Le industrie ed il commercio sono nelle fabbriche di tessuti di cotone e di lino, di calce, di carta, di cera, di laterizi, di paste alimentari, di polveri piriche, di fuochi artificiali, di tintorie, di saponi; su larga scala del legname di costruzione e delle doghe da botti; singolare industria è la coltivazione del tabacco, specialmente della Erbasanta, prodotto soltanto da questo terreno ed in questo clima. Altra notevole è l'allevamento ed ingrasso del bestiame bovino chiuso in istallo ed al coperto, favorito dalla bontà e dall'abbondanza dei pascoli nella stagione invernale. Per quest'industria Cava tiene un mercato settimanale di animali, rinomatissimo nelle proviiuie meridionali. I prodotti agrari consistono in cereali, vino, frutta di ogni specie, legna da fuoco e da costruzione, e tabacco in grande quantità.