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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti e Comuni del Circondario di Salerno
3-27
Uomini illustri. — Non è agevole cosa fare l'elenco delle nobili famiglie originarie da Cava e di quegli insigni cittadini che nelle armi, nelle scienze, nelle magistrature, nelle arti belle, nel commercio resero gloriosa la patria loro. Ricordiamo solamente: Ido Longo, ammiraglio delle flotte dell'imperatore Federico II di Sve-via ; Gio. Battista Castaldo, generalissimo degli eserciti dell'imperatore Carlo V; Nico-lantonio Gagliardi, presidente a vita della R. Camera della Snminaria ; Francesco e Pe-trillo di Marino, costruttori del castello Nuovo di Napoli; Vincenzo della Monica e Fignoloso Cataro, ingegneri valentissimi; Maria Longo, fondatrice dell'Ospedale degl' Incurabili in Napoli; Francesco De Curtis, filosofo, medico ed astronomo del secolo XVI; Antonio Fiorentino, valente architetto, allievo del Mediano; Annibale Troisi, celebre dottore e scrittore legale; Matteo Sorrentino, professore peritissimo di giurisprudenza; Anello Ferrara, che schinse col suo coraggio l'ingresso in Napoli a re Alfonso d'Aragona. La Scienza della legislazione fu scritta dal fJg. st. - Cava dei Tirreni (Badia di S. Trinità): Porta Filangieri nei riposi di Cava, e della Sacrestia (da fotografìa Brogi).
quivi nacque il vivente scultore
Alfonso Balzico, autore dei celebrati monumenti al Duca di Genova, a Massimo D'Azeglio (Torino), al Bellini (Napoli), ecc.; Antonio Orilia, valoroso giurisperito, e Diego Pisapia, professore di diritto romano alla R. Università di Napoli, entrambi viventi.
Coli, elett. Salerno — Dioc. Cava dei Tirreni — P3, T. e Str. ferr. (Ufficio telegr. anche nella fraz. Badia di Cara dei Tirreni).
Badia di Santa Trinità della Cava.
Sorge sul pendìo scosceso del Falesio, che domina la ripida valle di Ronca, in situazione estremamente romantica e così rinserrata fra le montagne selvose che non si scorge se non sbucando dopo l'ultima piega del sentiero davanti alla facciata (fig. 81).
L'edifizio, senza stile architettonico ben dichiarato, era una celebre Abazia Clunia-cense, già a capo di una diffusa Congregazione, fondata da Alferio Pappacarbone di Salerno della stirpe principesca longobarda dei Giovanni di Lamberto, il quale andando ambasciatore del principe longobardo Guaimaro II di Salerno, ammalò in Chiusa e fece voto, se guariva, di farsi monaco, di che edificò nel 992 la Badia Cliiniacense della Cava, sottoposta immediatamente, dopo Gregorio VII, alla Santa Sede. L'antico edilizio del 1025 è ancor visibile in parte in alcune serie di doppie colonnine attorte.