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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2'JO l'arte Quarta — Italia Meridionale
   dopo le nozze, dono clic, por una logge di Liutprando, non poteva eccedere il quarto dei beni del donatore. In un atto non men curioso dell'841 il seduttore, die non può pagar rammenda imposta, è dato in potere della sedotta per sicurtà del pagamento.
   In giunta a codesti i registri domestici, municipali ed ecclesiastici, con altri documenti di carattere locale, hanno un valore inestimabile come quelli che illustrano la
   stoiii civile e la topografia del Itegno. Il Giannone ed altri scrittori attinsero largamente a questi materiali storici e il Filangieri compose nella Badia della Cava la sua celebre opera sulla Scienza della legislazione, rimasta incompiuta.
   La Biblioteca era doviziosa in addietro di rari e erniosi manoscritti; ma molti andarono perduti, or fa più di un secolo, per una frana delle rupi soprastanti alla Badia. Presentemcn'e la collezione contiene circa centocinquanta manoscritti dal VII al XIV secolo.
   11 Cidex L'ijum Longnbardorvm, con la data del 1001, contiene un digesto delle leggi longobarde più compiuto di tutti gli altri esistenti. I)i grande bellezza son le Bibbie alluminate od illustrate, ed una collezione di libri di preghiere va ornata di vaghissime miniature attribuite a Fra Angelico da Fiesole.
   Un altro tesoro è il manoscritto in-4° dell'Antico e Nuovo Testamento dal testo latino di San Gerolamo secondo la lezione di ìdacius Clarus ( Vigilim), vescovo di Tapso alla fine del V secolo. È scritto leggiadramente su carta velina, m piccolo plfcr g; carattere corsivo a tre colonne per pagina
   Cava dei Tirreni (Badia di S. Trinità] : porta e senza divisioni fra le parole, tranne un della Pinacoteca (da fotografia Ue.ooi) punto occasionale alla fine delle sentenze.
   Per suggerimento del cardinale Mai, che considerò il manoscritto come risalente almeno sino al secolo VII, papa Leone XII ne fece fare una trascrizione esatta per la Vaticana in Roma.
   1 libri dei primordii della stampa sono in numero di 700 circa. Notevoli fra essi. De Passionihm Animi, di Gerson (Magonza 1407); Ilibhia Latina, ili llailbrun (Venezia 147(>); l'edizione principe dell' [Ustoria d'Eusebio, impressa in caratteri gotici circa il 1470; la traduzione pel Poliziano delle Ilistoriarum, ili Frediano (Roma 1493); De Imitatione Christi, di Tommaso da Ivempis, stampate da Guntero Jainer; e il Giovenale 111-foglio del De Ilubeis (1475).
   La piccola Pinacoteca della Badia, con bel portale (fìg. S7), offre due pale d'altare della scuola umbra (circa il 510) c,o\V Adorazione dei Magi e la Risurrezione ; due Madonne del Sassoferrato e di Guido Reni, con parecchi dipinti della scuola di Andrea da Salerno, e del secolo XVII di Domenico Brandi fra gli altri.
   Dipìnsero inoltro nella Badia e nella chiesa i pittori napoletani Vincenzo Morani e Luigi Nicoli. Oltre il Giannone, il Filangieri ed altri eruditi, la Badia ospitò occasionalmente Torquato Tasso, come leggesi nella sua Gerusalemme conquistata (in, 4).