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   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   MANDAMENTI E COMUìNI DEL CIRCONDARIO DI CAMPAGNA
   apl'autenenti al distretto militare di campagna
   Mandamento di CAMPAGNA (comprende il solo Comune di Campagna). Campagna (9117 abitanti, al 31 dicembre ISSI). -—All'altezza di 850 metri sul mare, in mezzo ad alte montagne verdeggianti, dista circa 38 chilometri da Salerno. Strade ben selciate e pulite, con piazze ornate di fontane e giardini. Grande il numero delle case che oltrepassa il migliaio. Fra ì pubblici edilizi primeggiano la Cattedrale, che ha sotto di' se tre altre chiese parrocchiali; il palazzo della Sotto-prefettura e il Seminario. Ospedale civico fondato nel 1675 con annua rendita di circa 2000 lire, Asilo infantile, Monte frumeiitario e di pegni, Scuole pei due sessi, Scuole di musica e ili scherma.
   I prodotti dell'ubertoso territorio di Campagna consistono in olii finissimi, vini eccellenti, frutta prelibate, granaglie e legumi d'ogni genere. Pascoli estesi con bestiame numeroso, principalmente suino. Mercato settimanale alla estremità meridionale dell'abitato in un ampio e recente piazzale. L'industria è attivissima : vi sono fabbriche di paste, di ceramica, frantoi da olio ed estesa lavorazione di carboni e legname. Vi si confeziona dell'eccellente formaggio. Rilancio preventivo del Connine di Campagna per l'esercizio 1895:
   Attivo Passivo
   Entrale ordinarie......L. 07-194 Spese obbligatorie ordinarie . . . L. 5#,6S0
   » straordinarie.....» 1,950 » » stzriordinane . . » 8,010
   Partite di giro e contabilità speciali > 23,407 » facoltativo.......» 3,212
   Movimento di capitali ... . » 2,fiOG
   Partite di giro e contabilità speciali » 23,407
   Totale !.. 92,551 Totale L. 02,551
   Cenni, storici. — D'antica origine greca, Campagna fu occupata dai Romani e dopo la dittatura ili Siila fu innalzata al grado di municipio e tal si rimase sotto l'Impero romano finché fu devastata in parte dagli Unni, dai Vàndali e particolarmente dai Goti. Rifiorì sotto i Longobardi e nel secolo X ridivenne ampia, popolosa, opulenta. In quel medesimo secolo divenne un ducato dei principi Longobardi e fu governata dal primogenito di Gisulfo li finche passò malcontenta sotto il dominio dei Normanni e degli Svevi. Carlo d'Angiò v'inviò il duca Francesco d'Apia, il quale la tenne sino al 1306. Dal 1307 sino agli sgoccioli del 1700 fa successivamente un feudo delle nobili famiglie seguenti: conti del Balzo, di Casalucci, Gesualdo, Sanseverino, principi di Bisignano, Mormili, ducili di Campochiaro, Orsini del Balzo, Orsini principi ili Gravina e Matera, Grimaldi principi di Monaco in Liguria, Caracciolo marchesi di Torrecuso, di bel nuovo Grimaldi, di bel nuovo Caracciolo e, per ultimo, Pironti, finché passò coi nuovi tempi al B. Demanio.
   Uomini illustri. ¦— Poche città minori tanti ne vantano quanto Campagna così fra i santi, i martiri, i vescovi, come nelle lettere, nella diplomazia, nella magistratura e nelle armi. Citeremo fra i primi Sant'Antonino Cacciottolo di stirpe longobarda, cittadino e patrono di Campagna; Maria Domenica martire, figliuola di Doroteo e di Arsenia, anch'essi santi, e nove martiri sotto Diocleziano sulle sponde del Sele. Dei vescovi e notabili ecclesiastici troppo lungo sarebbe recar pure i nomi.
   Fra i letterati e gli scienziati sta in cima a tutti Giulio Cesare Capaccio (nato nel 1560, morto nel 1631), segretario della città di Napoli, inviato presso il duca di