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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2'JO
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   distanza del mare fino a Scalea ; da questa stazione si mette a mezza costa, attraversa il torrente Santa Domenica e, mediante la breve galleria del Lao, sbocca nell importante pianura dello stesso nome; indi correndo in argine prima e di poi a mezza costa nella vallata del fiumi Abatemareo, attraversa il fiume Pivello che precede di poco la galleria omonima.
   La linea, procedendo sempre in argine a breve distanza dal mare, attraversa poi varii torrenti e burroni, dopo di che incontra l'importante trincea a mezzo della quale la ferrovia attraversa la punta di Cittadella del Capo,, e continuando a costeggiare la sponda del mare, dopo di aver attraversato parecchie gallerie, varca il torrente Triolo poco prima della galleria La Testa ed indi altri torrenti.
   Uscendo dalla stazione di Acquappesa si trova la galleria subalvea Acquafetida, che traversa il torrente omonimo, quindi la galleria naturale che passa sotto l'abitato di Intavolata dal quale prende il ninne, ed a breve distanza la galleria Paluieit-tello, che traversa la punta di questo nome, e poscia il torrente Itagni di Guardia sopra due ponti metallici, e, sempre in riva al mare ed attraversando diversi torrenti, si giunge a Paola ed a San Lucido.
   In questo punto la linea si interna alquanto nella campagna per attraversare con gallerie sub-alvee i torrenti Turvolo e Cacaciceri, poi si ravvicina al mare ed attraversa sopra ponti metallici varii torrenti e, con altre gallerie subalvee, lino alla galleria di Corica, dopo la quale, a mezzo di ponte metallico, attraversa il fiume Oliva ed entrando nella valle del Savuto, dopo attraversali il rivo Savutello ed il fiume Savuto, giunge alla stazione di Noeera Ticinese.
   Lasciata la detta stazione la linea attraversa il torrente Cortolano, la galleria Torre del Lupo ed i torrenti Castiglione e Gizzeria per entrare nella trincea di Capo Suvero e, mantenendosi parte in argine e parte a mezza costa, dopo attraversato il torrente Piagni, raggiunge la stazione di Sant'Eufemia, biforcazione dalla quali si stacca la linea per Catanzaro.
   Dalla stazione di Sant'Eufemia, seguendo un terreno pianeggiante, la linea atlraversa ė ponti in ferro sui burroni Bagni e Sant'Ippolito e poi salendo, con brevi tratti orizzontali, passa sui ponti in ferro posti sui fiumi Amato, Maida 2° e Maida 3'per giungere aia stazione ili San Pietro a Maida-Maida ed alla fermata di Cnringa.
   Da quest'ultima fermata la linea discende fui presso il ponte di ferro sul fiume Angitola, che raggiunge ed attraversa in orizzontale fino alla galleria Tranquillo, dopo la quale, a mezzo di piccoli porrti supera alcuni burroni mantenendosi a mezza costa fino alla galleria di Pizzo, oltrepassata la quale trovasi la stazione omonima.
   Dopo, la linea incontra la galleria di Montella
   e, continuando sempre iti discesa, passa la stazione di Moli telarne Porto S. Venere, e quindi in salita con qualche breve tratto orizzontale, ed in discesa poi, attraversa la galleria di Hriatico e parecchi burroni che valica a mezzo ili viadotti.
   Dalla stazione di Tropea la linea discende per attraversare due burroni e seguendo poscia un terreno piuttosto pianeggiante, raggiunge la stazione di RieŽ,;
   Partendo da Ricadi, e dopo breve tratto, trovasi il promontorio di Capo Vaticano, che si attraversa mediante galleria, e poscia, oltrepassati varii viadotti, si giunge al vallone Donaia al promontorio Coccorino attraversato dalla galleria dello stesso nome, al burrone Spinosa e quindi alla fiumara di .luppolo, sul cui cono di deiezione si adagia la linea.
   Dalla fermata di Joppolo la linea sale valicando la fiumana dei Morti, il torrente Agnone ed il burrone Catarėnella fino al promontorio della Provenzana che attraversa con galleria e, passato il burrone Tuccir.a. percorre un terreno a mezza costa l'ino alla stazione di Nicotera.
   Fra Nicotera e fėnsamo si percorre un terreno accidentato, appoggiandosi a mezza costa dei monti vicini, mentre, pel rimanente tratto fino a Gioja Tauro, il tracciato della linea si svolge in campagna piana attraversando, in prossimitā della stazione ili Posarne, il fiume Mesinia, sul quale si passa con ponte in ferro a tre luci.
   Lasciata la stazione di Gioja Tauro, la linea attraversa il fiume Petrace sopra un viadotto parte in rito i alin a e parte in travate metalliche, dopo di che incontra sette gallerie ; indi, seguendo a mezza costa i monti, attraversa altri torrenti e gallerie, e, sempre seguendo lo stesso andamento a mezza costa, attraversata la galleria di Scilla, il viadotto posto sul burrone omonimo, le gallerie dei Paci e Altafiumara e le minori subalvee di S. Traila e Zagarella, si arriva a Cannilello, donde la linea continua, percorrendo terreni pianeggianti ed in prossimitā del mare, ed attraversando, a mezzo di viadotti, sette torrenti, giunge alla stazione di Reggio Calabria Centrale, termineģ della linea.
   L'andamento della linea č molto tortuoso ed il raggio mėnimo delle curve č di inetri 300.
   Le opere d'arte, come si č potuto rilevare dalla descrizione della linea, sono innumerevoli. Vi sono uttandue gallerie, delle quali una di oltre cinque chilometri, una di quattro chilometri e mezzo, due di pių di tre chilometri, e quindici lunghe da uno a tre chilometri, circa cento ponti e pių di trenta viadotti. (I ponte in acciaio sulla fiumara di Castrocneco č lungo 2f0 metri. 11 ponte viadotto sul fiume Petrace č composto di sei archi in muratura, quattro di ni. 15 uno di ili. 5 ed uno di ni. 3 e tre travate metalliche, le laterali di ni. 52.15 ciascuna e la centrale dė ni. G-4.