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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
ManJam.en.ti e Comuni del Circondario di Sala Consilina
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Cenni stnnci. — Credesi sorga in vicinanza di Marceliana, stazione della via Popilia in Lucania, ove, secondo la Tavola Peiiliwjeriana, codesta strada, che conduceva direttamente dalla Campania nel Bruzio, era raggiunta da un tronco da l'olenti». 11 nome è corrotto così nella suddetta Tavola come Itinerario Antoniniano; ma 11011 vi può esser dubbio che il luogo è identico a ciucilo chiamato da Cassiodoro Marcilia-num, ch'era una specie di sobborgo di Consilinum, detta dallo stesso Cassiodoro anti-quissima Civitas. apprendiamo da lui che vi si teneva annualmente una gran fiera nel suddetto sobborgo Marcilianum; ed un antiquario locale dice che fra Sala Consilina e Tadula v'ha un luogo detto sempre Marcilìana, ov'è una fontana no.tevole corrispondente a quella mentovata da Cassiodoro. La situazione di Consilinum vuoisi indicata da alcune rovine sopra una collina presso l'adula. Nei tempi moderni Sala Consilina fu un feudo dei Cala dei duelli di Diano.
Uomini illustri. - Vi nacquero: Alfeno Varo, giurista valente, professore all'Università di Pavia; Costantino Gatta, autore della Lucania illustrata e delle Memorie topografiche, secolo XVIII ; Diego Gatta, discepolo del Genovesi, compilatore di una raccolta di Dispacci di Carlo III e Ferdinando IV, in 12 volumi, ed autore di scritti canonici; Manilio randelli, autore del Pietroso Pinta e del dramma Lucilla; Giovanni Antonio de Nigris, ai tempi di Giulio III, versatissimo nelle cose legali; Marco Fileto, archeologo.
Coli, elett. Sala Consilina — Dioc. Teggiano — Ps, T. e Str. ferr.
Atena Lucana (2566 ab.). — All'altezza di G42 metri, al sommo di un colle, nel lato destro e quasi nel centro del Vallo di Diano, a circa 2 chilometri dal Tanagro e a circa 13 a nord-ovest da Sala Consilina, con parecchie belle vie interne piane quasi tutte ed una recente assai bella di circonvallazione. Una strada rotabile la mette in comunicazione con la consolare delle Calabrie. Alcune opere pie per gli ammalati, i poveri e il culto. Cereali di ottima qualità, olio, vino, frutta squisite e pascoli. Due fiere assai frequentate. Acqua minerale 11011 ancora analizzata.
Cenni storici. — Era anticamente una delle città principali della Lucania, ma non è ricordata che da Plinio, il quale l'annovera fra le città interne di quella regione e dal Liher Coloniaruni, ov'è detta Praefectura Atenas. Ma l'ortografia corretta del nome è stabilita dalle iscrizioni nelle quali la troviamo scritta Atniates; e il luogo è chiaramente additato dalle rovine sempre visibili sotto il paese. Consistono in vasti avanzi delle mura, del teatro, di un anfiteatro e in una gran torre; furono anche scoperte molte iscrizioni attestanti il grado municipale dell'antica città. Pare che il suo territorio si estendesse sino a La Polla, ove il Tanagro scende sotterra, come abbiamo visto, fenomeno notato da Plinio, come occorrente in Campo Atinati.
Divenne di buon'ora città vescovile e in seguito pnncipato, appartenente, successivamente a varie nobili famiglie; i Sanseverino, i Brancaccio, i Caraffa, i Filoni»rino e da ultimo i Caracciolo. Atena fu quasi intieramente distrutta, con la morte di molti abitanti, nel tremendo terremoto del dicembre 1857.
Coli, elett. Sala Consilina — Dioc. Teggiano - P2, T. e Str. ferr.
Padula (8938 ab.). — Sorge a 698 metri d'altezza, sopra un colle, presso le sponde del Tanagro e comprende sei chiese, una Congregazione di carità ed opere pie coll'annua rendita di circa 3000 lire. Ilavvi anche un teatro.
Sotto il pae.se, in mezzo ad ampia pianura, sorge la Certosa di San Lorenzo, bella costruzione del Rinascimento, rovinata dai Francesi durante la loro occupazione della Calabria e quindi dal terremoto ricordato più volte del 1857. Fu però restaurata ultimamente e dichiarata monumento nazionale. Fu fatta edificare nel secolo XIV (compiuta l'anno 1308) dal principe Tommaso Sanseverino, che vi ha un monumento nella chiesa, la quale contiene pregevoli scolture, dipinti squisiti ed un Crocefisso in avorio di Straordinaria grandezza e di belle proporzioni. Il coro è del 1597 e i cinque cortili sono