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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ManJam.en.ti e Comuni del Circondario di Sala Consilina
   391
   piene d'uomini armati, i quali, aiutati dai trenta già imbarcati, impadronironsi del piroscafo e costrinsero capitano ed equipaggio ad eseguire i loro ordini.
   Alle 4 pomeridiane del 27 il Cagliari approdava all'isola Ponza (in provincia di Caserta e circondario di Gaeta), luogo di relegazione, presidiato da 500 uomini fra artiglieri e soldati di lìnea ed arrestato il deputato alla Sanità, i congiurati impadronironsi del porto doganale, piombarono sopra la scorritoria regia, sequestrarono due ufficiali e tre marinai che vi stavano a guardia; ne inchiodarono il cannone; assalirono la gran guardia, disarmando i veterani che la custodivano; impadronironsi del posto e delle anni ivi raccolte ed assalirono finalmente la dimora del comandante per farsi cedere tutte le armi dell'isola.
   11 comandante, vecchio ed atterrito per la sorpresa inaspettata, consegnò le armi e le chiavi delle prigioni in cui languivano da lungo tempo ben 300 prigionieri politici, i quali sbarcarono coi loro liberatori sulla spiaggia fra Sapri e Policastro. Credevano, illusi! che le popolazioni insorgessero al loro grido di guerra in nome della libertà, ma non si mossero. Guidati dal Pisacane e dal Nicotera gli sbarcati giunsero a Torraca, indi a Padula nel circondario di Sala Consilina, ma non trovarono nò amici nò genti disposte e pronte ad insorgere, sì che le popolazioni spaventate fuggirono al loro appressarsi. Non si perderono però d'animo ed apprestaromsi a morir combattendo. Traversata la pianura gittaronsi nelle montagne di Sanza, ove, non più fuggiaschi, ma incontrarono, insieme alle truppe borboniche sotto il comando dell'Acossa e del colonnello De Gliio, contadini armati di fucili, di forconi e di marre, che li assalirono da ogni lato. Aspra fu la battaglia, ma, venendo lor manco le munizioni, gli insorti furono sopraffatti da ultimo e la spedizione di Sapri terminò coll'eccidio che abbiamo già narrato sotto Sanza ed a cui rimandiamo il lettore.
   Coli, elett. Sala Consilina — Dioc. Policastro — P2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Torraca (1526 ab.). — All'altezza di 451 metri e a 6 chilometri da Vibonati, alle falde d'un monte, con varie strade che intersecano il paese e convergono in una bella piazza lunga 270 metri, in cui mette anche capo la strada nazionale della valle d'Agri Opere pie e Monte frumentario. il territorio, in monte e in valle, è assai fertile e produce principalmente olio e vino: sonvi anche alcuni boschi.
   Cernii storici. — Fu un feudo della famiglia Palamolla.
   Coli, elett. Sala Consilina -- Dioc. Policastro — P2 e T. locali, Str. ferr. a Sapri.
   Tortorella (1152 ab.). — A 582 metri di altezza e a 12 chilometri da Vibonati, sopra un monte, in aria saluberrima e con alcune opere pie pel culto. Il territorio, in monte e in valle, produce principalmente olio e vino.
   Uomini illustri. — Vi nacque il giurista Scipione lievito, uno dei compilatori del Codice dell'ex-reame di Napoli.
   Coli, elett. Sala Consilina — Dioc. Policastro — Pa locale, T. a Vibonati, Str. ferr. a Vibonati.