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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2'JO
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   che lo venderono ai Zattari, i quali lo rivenderono all'avvocato fiscale Mastrillo a condizione di retrocederlo a loro richiesta.
   Uomini illustri. — Vallo, come tutto il Cilento, è stato sempre la culla di patrioti generosi, insofferenti di tirannide, amanti di libertà. Basti fra gli altri ricordare i fratelli De Mattia e Bonifacio Cricchio nei moti del 1828. Ne fa menzione anche il Van-11 ucci nei suoi Martiri della libertà italiana. L'Oriccliio e Donato De Mattia morirono di stenti e sevizie alla salita di Ratino, quando affli nati erano condotti a Napoli dagli sgherri borbonici; e Diego ed Emilio De Mattia furono condannati al capestro. Una loro zia corse ad implorar clemenza dal re Francesco 1 e questi, con raffinata crudeltà, concesse alla piangente zia soltanto la vita ad un solo nipote: scegliesse in mezz'ora di tempo. Quale tremendo strazio nel cuore della infelice donna! Preferì e scelse il più giovane, ch'era Diego; e come uscita di senno e invasa dalle furie scappò dall'abborrita reggia, gridando: Ilo ucciso il povero Emilio!! E il 29 marzo del 1828 Emilio moriva per le mani del carnefice, inneggiando alla libertà e all'Italia.
   Il superstite Diego dolorò molti anni in bagno penale e, liberato per grazia speciale, si battè eroicamente sulle barricate di Napoli il 15 maggio 1848; esulò poi a Malta, vivendo peraltro lino a salutare l'alba dei nuovi tempi tanto sospirati e pei quali tanto aveva lottato e patito.
   Coli, elett. e Dioc. Vallo della Lucania — P2 e T. locali, Str. ferr. a Castelnuovo-Vallo.
   Cannalonga (11G0 ab.). - - All'altezza di 550 metri, a 4 chilometri da Vallo della Lucania, in aria mediocre, con territorio in un'amena vallata rinchiusa da tre lati da colline e ferace di cereali, frutta d'ogni specie e patate. Molti animali suini, di cui si fa commercio coi paesi vicini e non difettano i pecorini, i vaccini ed i caprini. Sorgenti d'acqua solfu rea.
   Colf, elett. e Dioc. Vallo della Lue. — P2 locale, T. a Vallo della Lue., Str. ferr. a Castel nuovo Vallo.
   Castelnuovo Cilento (8G1 ab.). — A 280 metri (l'altezza, a 10 chilometri e mezzo da Vallo della Lucania e a 8 dal Tirreno, sopra 1111 colle e in territorio ferace, principalmente di cereali e di vino.
   Cernii storici. — Questo villaggio fu un feudo di Agnello di Senerchia, che lo perdè pel-fellonia; fu poi venduto ad Antonio Carafa, dal quale passò ai Damiani e agli Atenolfi.
   Coli, elett e Dioc. Vallo della Lucania — P2 e T. a Vallo della Lucania, Str. ferr. locale.
   Ceraso (2751 ab.). — Siede a 340 metri d'altezza, a circa 8 chilometri a sud-est da Vallo della Lucania e a 11 circa dalla spiaggia tirrena, in una piccola valle fertilissima, irrigata dal Palist.ro che, dopo percorsi 11 chilometri, scaricasi nell'Aleuto. Oltre ai cereali, frutta ed altre derrate che sopravvanzano il consumo locale, Ceraso produce squisitissimi vini, che per lo più esporta all'estero, dove sono ricercatissimi.
   Uomini illustri. — Diede i natali a Giovanni Emilio Laucellotti, il quale compose una Grammatica Italiana 111 uso nel secolo scorso e da alcuni dotti chiamato « l'istaurato re della lingua patria > ; a Basilio Iannicelli, giureconsulto e a Tiberio Testa seniore, cultore non dispregevole di belle lettere.
   Coli, elett. e Dioc. Vallo della Lucania — P2 locale, T. a Vallo della Lucania, Str. ferr. a Castelriuovo-Vallo.
   Mojo della Civitella (1334ab.). — All'altezza di 550 metri e a 4 chilometri da Vallo della Lucania, giace, in un col villaggio di Pollare, discosto 400 metri, sopra un piano inclinato, appiè della montagnola detta Civitella, in vetta alla quale (817 111.) scorgonsi residui di antiche costruzioni che risalgono ai tempi dell'imperatore Vespasiano. Situazione ainenissima in faccia al Tirreno, lontano 1G chilometri; strade lastricate e strada rotabile che da Vallo della Lucania conduce a Sala Consilina. Territorio feracissimo, che produce particolarmente ottimo vino, cereali, olio, castagne e ghiande.