Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno', Gustavo Strafforello

   

Pagina (403/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (403/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Vallo della Lucania
   sor»
   il papa lo vendè, nel 1412, a re Ladislao per 42,000 ducati per isborsare 60.000 fiorini al capitano Carlo de Malatesta, clic aveva preso le anni in difesa della Chiesa.
   Nel litG, sotto il regno di Alfonso, fu dato in feudo a Giovanni Sanseverino; ma questa nobile prosapia ne fu spogliata per fellonia nel 1052, e il feudo fu acquistato prima da Marino Freccia e in seguito da Carlo Caracciolo. Venne poi successivamente in possesso dei Loffredo, dei Filoni arino, degli Àcqnaviva, dei Caracciolo e dei Granito. Nel 1G22 fu assalito dai Turchi.
   I cittadini di Castellabate, nel 1800, presero molta parte al combattimento tra una porzione della squadra inglese dell'ammiraglio Nelson, comandata da Smith, ed t Corsi, comandati da Buttafuoco. In tale combattimento morì il tìglio di Smith, che sfogò la sua ira contro la piccola fortezza; che distrusse con le mine, nonostante che la piccola guarnigione, aiutata dai paesani, avesse onorevolmente capitolato. Si osserva ancora un grosso cannone di ferro, che ha inciso sulla culatta una corona reale e la data 1785. Gioacchino Murat, di passaggio per Castellabate, meravigliato dello splendido panorama, che annuirò dal poggio Vaglio in sul tramonto del sole, esclamò: Ma qui non si muore!
   Uomini illustri. — Nacque in Castellabate il cardinale Lancellotti.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Uadia di Cava — P3, T. e Scalo maritt. locali, Str. ferr. ad Agropoli.
   Ortodonico (2226 ab.). — A 220 metri d'altezza e a 10 chilometri da Castellabate, in cinque piccole frazioni su due colline in vicinanza del Tirreno, con litorale esteso ed una marina detta Agitone (già della badia Sidlius della SS. Trinità della Cava), in cui si fa gran pesca di acciughe.
   II territorio, ferace, produce cereali, olio, vino, ma principalmente fichi che si fanno seccare e di cui si fa commercio attivo in un con le acciughe.
   Uomini illustri. — Ortodonico dette due suoi figli all'eroica schiera dei Mille, di cui uno anche reduce dalla Crimea. Questi fu Michele Del Mastro, che veduto a Palermo il generale Garibaldi spingersi troppo innanzi con la bandiera, gliela strappò dicendo: Generale, non è questo il vostro posto! E si scagliò pel primo, riportando una ferita, in seguito alla quale morì.
   Coli, elett, Torchiara — Dioc. Vallo della Lucania — l'2 e T. a Castellabate, Scalo maritt. nella fraz. Agnone, Str. ferr. a Torchiara.
   Perdifumo (2107 ab.). — All'altezza di 440 metri e a 7 chilometri da Castellabate, alle falde nord-ovest del monte Stella (1130 ni.). Sul monte Stella, in vetta al quale è una cappelletta e veggonsi sempre alcune rovine, credesi da alcuni sorgesse Peleiia o Petilia in Lucania e questa credenza fondasi principalmente sopra un passo di Strabone incui chiama Petelia metropoli della Lucania; ma egli vuol qui parlare al fermo della ben nota Petelia nel Bruzio che ritroveremo sotto Strangoli nella provincia di Catanzaro, circondario di Cotrone. Le iscrizioni pubblicate dall'Antonini per dimostrare ch'eravi una città di questo nome nelle montagne presso Velia od Elea sono probabilissimamente spurie, quantunque sieno state adottate e la sua autorità seguitata dall'abate Romanelli e dal Crani e r.
   I Pet clini Montes, ricordati da Plutarco, in cui riparò il celebre schiavo-gladiatore Spartaco, dopo la sua sconfitta per Crasso, sono evidentemente quell'aspro gruppo montuoso a sud del Ciati fra Petelia e Consentia.
   Perdifumo fu un feudo dei Capece ed il suo territorio, in colle ed esteso sino al Tirreno, è ferace di vino, olio e di fichi che, seccati, sono ricercatissimi.
   Uomini illustri — Ebbero quivi i natali: Mariano Ventimiglia, che scrisse la storia dei generali dell'Ordine Carmelitano e le vite degli uomini illustri dello stesso Ordine ; e Biagio Altomare, scrittore di opere legali e storiche.