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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Vallo della Lucania
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   Uomini illustri. — A Monteforte Cilento nacquero i fratelli Domenico, Patrizio e Donato Capozzoli, che compromessi nei moti del 1828, per sottrarsi alle persecuzioni borboniche, fuggirono prima a Livorno e poi nella Corsica. Adescati a rimpatriare e traditi da falsi amici, mentre assistevano ad una festa di nozze, la casa fu circondata dagli sgherri della polizia. Avvistisi dell'inganno e del tradimento opposero fiera resistenza e si arresero soltanto, perchθ finite le munizioni e sopraffatti dal numero. Furono fucilati a Palimi ro il 29 giugno del 1828, e le teste spiccate dal busto furono infisse su lunghe aste rimanendovi tino al 1860, in cui cessς il governo dei Borboni.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lucania — Pa e T. a Stio, Str. ferr. a Capaccio.
   Orria (1565 ab.). — All'altezza di 540 metri, a 6 chilometri da Gioi Cilento, in colle, diviso nelle due frazioni di Piano e Vetrale. Il territorio produce principalmente olio e vino e vi si fa un commercio attivo di carni salate.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lue. — P2 locale, T. a Stio, Str. ferr. ad Omignano
   Perito (1545 ab.). — All'altezza di 485 metri e a 10 chilometri da Gioi Cilento, in una spianata in vetta ad un monte, dal quale lo sguardo spazia sopra un ampio e dilettoso orizzonte. Il territorio montuoso produce principalmente cereali, olio e vino.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lue. — P2 a Gioi, T. a Torchiara, Str. ferr. a Rotino.
   Salente (1239 ab.). — A 420 metri d'altezza e a 6 chilometri da Gioi Cilento, in amena situazione, in vetta ad un colle, da cui si gode di un'ampia prospettiva. Aria salubre, territorio in colle, ben coltivato, principalmente a gelsi e ad ulivi. Aveva nome in addietro Sala di Gioi e v'ha chi lo chiama anche Salella.
   Coli, elett. e Dioc. Vallo della Lucania — P2 locale, T, a Gioi, Str. ferr. a Castelnuovo-Vallo.
   Stio (1570 ab.). — All'altezza cospicua di 660 metri, a 4 chilometri da Gioi Cilento e sul declivio d'una collina, in aria saluberrima. Territorio fertile e assai ben coltivato.
   Cenni storici. — Fu un feudo della famiglia Pasca.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lucania — P2 e T. locali, Str. ferr. a Castelnuovo-Vallo.
   Mandamento di LAURINO (comprende 5 Comuni, popol. 11,695 ab.). — Territorio nell'alto bacino del Calore, ferace di cereali, vino e frutta di varie specie.
   Laurino (2963 ab.). — Sorge in amena situazione, sulla destra del Calore, all'altitudine di 572 metri e a 18 chilometri circa da Vallo della Lucania. Nulla di notevole in Laurino all'in fuori di un'abbazia detta di Santa Maria Maggiore.
   Cenni storici. — Fu successivamente 1111 feudo degli Spinelli ducili di Laurino, dei Sanseverino, degli Scorziati, dei Lannai e dei Capece.
   Uomini illustri. — Citiamo fra gli altri Giuseppe Vecchi, letterato del XVI secolo; Ludovico Santoro, dotto religioso del secolo XVII; Agostino Magliani, uomo di Stato e finanziere dei nostri tempi.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lucania — P3 e T. loculi, Str. ferr. a Capaccio,
   Campora (1454 ab.). — A 530 metri d'altezza, in amena situazione, 11011 molto lungi dalle falde di un monte, presso le scaturigini del Torno influente del Calore e a 6 chilometri da Laurino. Nella parte montuosa del territorio solivi pingui pascoli, selvaggiunie e al basso uliveti; vi θ molto in fiore la pastorizia.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lue. — P2 locale, T. a Stio, Str. ferr. a Capaccio.
   Piaggine Soprane (3854 ab.). —- All'altitudine di 630 metri sul mare 0 a 4 chilometri da Laurino, sulla destra del Calore, in territorio alquanto montuoso, ferace di vino, olio e foglia di gelso.
   Cenni storici. — Fu un feudo degli Spinelli duchi di Laurino e, nel 1815, dopo la ristorazione del governo borbonico, vi fu arsa viva dai reazionari l'intiera famiglia