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Una k» noia Iraili/.iouo. adottata da Virgilio, rappresentava gli Euolrii come assumenti il nume d'Itali da un capo o re ili nome Italo :
Est luciti, I(esperia in Grati cor/nomine diami
Terra antiqua, potrm armis, atipie ubere ylcbac : Oenotri cotutrc tiri: mine fama, minorrs Italiani tiixiste tlucit de nomine ijtnltm.
[Atti., l, 133),
Una parte d'Europa ò clic da Greci Si disse Esperia, antica, bellicosa, E furtiI terra dagli Enotri colta. Prima Enòtria nomossi, or, com'è fama, Preso d'Italo il nome, Italia è delta.
(Trai), del Caro).
Ma sembra probabile che questa sia una di quelle leggende mitiche cosi comuni fra i Greci e sia che il nome d'Itali fosse soltanto la denominazione natia del popolo che i Greci chiamavano Enotrii, o fosse originariamente quello di una tribù particolare, come i Choni ed i 1 lorgeti, esteso poi grado grado all'intiera nazione, par certo che ai tempi del suddetto Antioco di Siracusa i nomi Enotri ed Itali, Enotria ed Italia, erano considerati come identici in significalo.
I primi nomi però non erano ancora andati in disuso, Erodoto almeno adopera il nome di Enotria, come famigliare a'suoi lettori, per designare il paese, in cui fu fondata la colonia focose di Velia. Ma l'estensione graduala del nome d'Italia, del pari clic la conquista del territorio enotrio per lo razze sabellichc ilei Lucani e dei Bruzii, condusse naturalmente al disuso del loro nome; e, quantunque esso sia sempre adoperato da Aristotele, gli è soltanto rispetto agli antichi costumi e consuetudini del popolo e non prova che il nome fosse sempre vigente a' suoi tempi.
Scimno Ohio (244-300) adopera il nome di Enotria in un senso diverso, come distinto da Haliti, e lo confina ad una porzione soltanto della Lucania; ma ciò sembra per fermo contrario all'uso comune e proviene probabilmente da un errore.
Non par dubbio ehc gli Enotrii fossero una razza pelasgica congiunta alla popolazione dell'Epiro e nel tratto adiacente all'est dell'Adriatico. Tal fu evidentemente l'opinione di quegli scrittori greci che rappresentarono Enotro qual uno dei figlinoli ili Lieaone, figlio di Pelasgo, che emigrò dall'Arcadia in un periodo antichissimo. L'asserzione di Pausania, che codesta era l'emigrazione più antica da lui conosciuta, dimostra che gli Enotrii erano considerali dai Greci come gli abitatori più antichi della penisola italica. Ma una testimonianza più concludente è la notizia incidentale di Stefano di Bisanzio, che ì Greci nell Italia meridionale chiamarono la popolazione natia, ridona da essi in servitù, come i Ponesti in Tessaglia e gii Iloti nella Lieonia, col nome di l'elasgi. Codesti servi non potevano essere che gli Enotrii.
Altri argomenti per la loro origine pelasgica si possono dedurre dalla ricorrenza dei medesimi nomi nell Italia meridionale e nell'Epiro, come Cimi e Chitoni, ecc. Anche Aristotele osserva come il banchettare in pubbliche mense esistesse da un periodo antichissimo fra gli Enolrii del pari che in Creta.
Già abbiamo narrato più sopra come gii Eriotui fossero sottomessi dai Lucani.
2. GLI ITALI
II nome della nostra Italia era ben lungi dall'essere applicato in origine nel medesimo esteso significato ch'ebbe in appresso. Era ristretto iu primo luogo all'estremità meridionale della penisola, non compresa neppure l'intiera Calabria moderna, sì soltanto la porzione peninsulare meridionale di quella regione confinata a nord dall'istmo che separa i golfi di Sant'Eufemia e di Sqiiillace. Tal si è la relazione distinta del precitalo Antioco di Siracusa ; né abbiamo noi alcuna ragione per rigettare la sua testimonianza su questo punto, quantunque sia cerio che quest'uso dovè cessare prima assai del tempo di questo storico, e non rinvengasi in alcuno degli antichi storici pervenutici.
In un periodo successivo, ma sempre in tempi antichissimi, la denominazione fu estesa all'intiero tratto lungo le spiaggie del golfo di Taranto sino a Metaponto, e di là, a traverso il golfo di