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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia ili Bari
   15
   Già fino dal 1865 l'ingegnere Rosalba aveva proposto dì condurre, per mezzo di un lungo e grandioso acquidotto, le acque del Sele nelle Puglie. Quattordici anni dopo la provincia di Pari fece studiare un progetto avente lo scopo di fornire acqua potabile a 47 dei suoi 53 Comuni, allacciando alcune piccole sorgenti, che portano le loro acque nell'Ofanto, e che avrebbero fornito 50 litri al giorno a ciascuno degli abitanti, ma poi, per timore che queste sorgenti in tempi di siccità non fornissero acqua sufficiente, anche questo progetto fu lasciato in disparte.
   Sotto il primo ministero Iludinì, il ministro dei Lavori Pubblici, Perazzi, nominò una R. Commissione por gli studi e i progetti dell'acquidotto pugliese, Commissione conservata dal ministro Prinetti e dal suo successore on. Pavoncelli. I progetti principali dell'acquidotto sono quattro, e cioè i seguenti: 1° progetto dell ing. Za rapa ri, che vi consumò la vita ed il patrimonio, per una derivazione d'acqua dal Sele in senizio delle sole Provincie di Bari e Foggia: spesa di lire 74,500,000; — 2U progetto dell'ing. De Vincentiis con derivazione pure dal Sele per tutte e tre le Puglie: spesa progettata 150 milioni e mezzo, e per le due sole Provincie di Foggia e Bari di lire 117,300,000; — 3° progetto dell'ing. Bruno con derivazione dal Calore per le sole Provincie di Bari e Foggia: spesa lui,700,000; — 4° progetto dell'ing. De Vincentiis con derivazione dal Calore per le tre Puglie: spesa 157 milioni e frazione.
   I progetti dell'ingegnere De \ incentiis, che abbracciano 230 Comuni con 1,700,000 abitanti, sono i soli che darebbero l'acqua a tutte e tre le Puglie in quantità di 230 litri per abitante al giorno per gli usi potabili e d'irrigazione.
   La R. Commissione si accinse allo studio e concliiuse appunto che la sola soluzione possibile sia un unico acquidotto per le tre Provincie di Bari, Foggia e Lecce, eleggendo nel suo seno una Sotto-commissione per riferire sulla parte tecnica.
   Ultimamente il ministro Prinetti, in un suo viaggio in Puglia, fece rinascere molte speranze che andarono rafforzandosi quando a lui successe il Pavoncelli, nativo di questa regione, e più d'ogni altro interessato a mandare ad effetto il grandioso e bene-lieo progetto, che legherebbe al suo nome, e per sempre, tutte le Puglie riconoscenti. Ed in questi giorni egli si è personalmente interessato di questo acquidotto ed ha fatto stabilire in bilancio una somma notevole per gli studi necessari.
   II precitato ingegnere Za inpari tentò indarno, pel suo progetto, il mercato inglese. Gli Inglesi gli risposero. < che il Governo italiano ci guarentisca l'interesse del capitale investito e noi daremo mano ai lavori >. Nè altro si può attendere da finanzieri. Se si avesse la certezza che l'acquidotto pugliese rendesse 8 milioni annui, oltre l'ammortizzazione delle spese di mantenimento, il Governo potrebbe concedere la garanzia richiesta, prelevandola da tale rendita: ma i 1,700,000 abitanti potrebbero sborsare per l'acqua circa 10 milioni annui, che tanto dovrebbe incassare la Società assuntriee? Ecco lo scoglio contro cui urta la Commissione, la quale, il 25 febbraio 1898, presieduta dall'on. Giusso, si riunì nuovamente e constatò occorrere 110 milioni per costrurre l'acquidotto per le tre provincie (Bari, Foggia, Lecce). 11 canale principale sarà lungo chilometri 53, più 07 v erso Foggia, più 240 verso Bari, e così in totale 360 chilometri. Le acque sgorgano a metri 420 sul mare. Dall'acquidotto principale si dirameranno i minori pei Comuni. Questo però è semplicemente un voto di massima dato dalla Commissione, la quale ha proposto che si accordino lire 120,000 per la redazione del progetto d'esecuzione.
   Vie di comunicazione. — Quanto a strade la provincia di Bari è, tra le provincie del Regno, una delle meglio provvedute. Rispetto alle strade ferrate essa è attraversata dalla grande ferrovia del litorale adriatico, che unisce Bologna con Brindisi. Questa linea entra in provincia di Bari, attraversando l'Ofanto ad ovest di Barletta e congiunge tutte le città del litorale da Barletta a Monopoli. Da Barletta parte da questa un tronco per Spinazzola: da Bari un altro tronco, che dirigendosi prima ad