18
l'nrlo Quarta Italia Meridionale
MANDAMENTI K COMUNI DKI. CIRCONDARIO DI DAR!
AI'1'AHTEM.NTI Al. lilSTHKTTO UIMTAIIK 1)1 UAIII
Mandamenti I e II di BARI (comprendono il solo Ciminiir> omonimo). Territorio in riva all'Adriatico, feracissimo, principalmente d'olio d'uliva, di vino e di granaglie
in grande quantità e di cui si fa una larga esportazione all'interno ed all'estero.
Ba ri (<)0,Oso abitanti al 31 dicembre 1881 e, secondo i registri municipali di anagrafe, alla line del 1897 contava 80,150 abitanti). Rari, seconda città dell'Italia meridionale per ampiezza ed importanza, trovasi a pochi metri d'altezza sul livello dell' Adriatico , situata sopra mia piccola penisola o lingua di terra sporgente nella marina, quasi nel centro del
litorale della provincia, a cui dà il nome, fra Mola e Giovinazzo. Dista per ferrovia 511) chilometri da Roma e 33S da Napoli.
Dalla stazione ferroviaria l'ampia via Sparano di Rari conduce direttamente a sinistra all'edifizio colossale e di buon gusto dell'Ateneo a tre piani, con scuola tecnica e piccolo museo, ricco principalmente di antichi oggetti sepolcrali, e in dieci minuti si arriva al corso Vittorio Emanuele, fiancheggiato da case maestose. Alla sua estremità occidentale stendesi il giardino Garibaldi ed all'orientale il giardino Regina Margherita, col busto del patriota e scrittore Giuseppe Massari, nato a Rari nel 18:21, morto a Roma nel ISSI.
In mezzo al corso schiudesi la piazza della Prefettura, avente nel lato sud l'elegante teatro Picciimi. Nel lato ovest il giardino Piccini», con la statua del compositore musicale Nicolò Piccinni (fig. 1), nato nel 1758 a Bari, morto nel ISOll a I'assy ili Francia.
Dalla Prefettura la bella ed alberata via Castello conduce a destra al grandioso castello, del 11G9, con cinque bastioni e due torri, di cui una sola intiera coll'Ufiizio del telegrafo.
Dall'estremità occidentale del corso Vittorio Emanuele, verso il Porto, la via San Benedetto conduce nella parte occidentale della città vecchia e in piazza Mercantile a destra, ove, su quattro tondi gradini, ergesi il Leone veneziano ancor del tempo delle guerre saraceuiche. Sul collare del tipico leone sta scritto: Esto jnsticia e sotto vedesi lo stemma della città.
Dalla piazza Mercantile si va per la salita allo Spiazzo pubblico a destra, al Mercato, a piazza Cavour ed al Porto, ed è bello poi fare ancora una passeggiata nella strada delle Mura, che conduce a sinistra al Porto Nuovo, con veduta della marina.
Le strade principali della città nuova sono le seguenti: via Piccinni, via Abate Gimmo, via Calefaci, via Putignani, via Principe Amedeo, via Caffarelli, via Beatillo, via Prospero Petroni; le quali sono intersecate, ad angolo retto, dalle altre seguenti: via Melo, via Argiro, via Sparano di Bari, proveniente dalla stazione ferroviaria; via \ndrea da Bari, via Roberto da Bari, via Cairoli, via Bianchi, via de' Rossi, via Quintino Sella, via Sagariga Visconti e via Manzoni.
Bari ha due porti: il Porto Nuovo a maestro ed il Porto Vecchio a levante della città. 11 primo è segnalato da due fanali, imo a luce bianca, situato sulla punta di San Cataldo, visibile a 1G miglia; l'altro in cima al Molo nuovo con luce variante, visibile alla stessa distanza. Il secondo è indicato da un fanaletto a luce verde, situato all'estremità del molo Sant'Antonio, visibile alla distanza di 2 miglia.
LA CITTÀ
POETI