Bari
tabernacolo gotico, eretto nei primordi] del 1120 dall'abate Eustachio, contiene una rappresentazione in niello dell'incoronazione di re Ruggero li per l'antipapa Anacleto. Un pilastro, che vuoisi tramutato da legno in ferro per un miracolo di San Nicola, è cinto di una ringhiera per preservarlo dalle graffiature dei fedeli.
A destra dell'aitar maggiore, nella cappella di San Martino, ammirasi la Madonna coi Santi Giacomo, Nicola e due vescovi, di Bartolomeo Vivami da Murano (1476, sfortunatamente l'istaurata nel 1737); nella lunetta Cristo coi Santi Francesco e Nicola, dello stesso (1465). Nella scala perscendere nella cripta, scoltnre greche di sarcofago anteriori al Cristianesimo.
La pittoresca cripta (fig. 7), o chiesa sotterranea, saracemca, con le sue ventotto basse e fitte colonne, dai capitelli riccamente variati, e le sue inaravigliose combinazioni di luce e di ombra, rammenta, in piccole proporzioni, la moschea di Cordova, o credesi costruita dai medesimi artisti siciliani, che lavorarono nei palazzotti semi-uioreschi di La Zisa e La Cuba e nella cattedrale di Monreale, che abbiamo descritto nella provincia di Palermo.
11 marchese Pietro Selvatico, nel 2 volume delle Arti del disegno in Italia (p. 447), la vien così descrivendo: < La Cripta di San Nicola di Pari è piantata su una quantità di colonne coi fusti per un terzo d'altezza sepolti nel pavimento. I capitelli si allargano sui fusti e portano sopra l'abaco ciascuno un enorme dado a ovolo con due listelli di finimento. Questi dadi superiormente presentano un' ampia superficie e servono ciascuno di sostegno ad una diramazione di tre o quattro arcate, Fig. 6. — Bari; Statua di S. .Nicola nella Basilica omonima secondochè si trovano su colonne (da fotografia),
libere, o sui pilastri mezzo implicati
nei muri laterali ; ogni quadrato d'arcata regge una volta a crociera semi-lombarda-, nella quale non si possono riconoscere le intersezioni degli spicchi, perchè tutte ricoperte di stucchi moderni e decorazioni posteriori, come lo sono gli intradossi degli archi >.
La cripta è sempre stipata di pezzenti, che chiedono l'elemosina, e di pellegrini che strisciansi sulle ginocchia sino all'altare del santo, ove un prete dà loro a bere acqua mescolata alla Manna di San Nicola, che vuoisi trasudi dalle sue ossa. Nella gran festa del santo, il 9 maggio e sette giorni successivi, torme di pellegrini giungono dall'Albania e dalla Russia, di cui San Nicola è il santo patrono. Un breve servizio religioso preludia alla distribuzione della manna. Indi un prete prostrasi all'altare